Il caffè Trieste (+17%) sostiene l’export e punta su Usa e Cina

I numeri del distretto che vale 270 milioni influiscono sugli interscambi commerciali della provincia (+22%)

Pcf

Nel 2022 il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia (pari a oltre 22 miliardi di euro) ha evidenziato una sensibile crescita rispetto all’anno precedente (+21,9%, quasi 4 miliardi in più).

Nella performance della provincia di Trieste (+22,4%) ha inciso il buion andamento del distretto del caffè: «Nel 2022 le esportazioni di altri prodotti alimentari, categoria merceologica che comprende essenzialmente il caffè, in provincia di Trieste sono state pari a poco meno di 270 milioni di euro, in crescita del 16,5% rispetto all’anno precedente», sottolinea il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato in questa indagine dati Istat.

L’analista rileva ancora che il principale Paese di destinazione del caffè triestino sono gli Stati Uniti, con oltre 40 milioni di euro di export nello scorso anno (+15% rispetto al 2022). Tra i principali mercati di sbocco ci sono anche la Grecia, la Corea del Sud, la Francia e il Regno Unito: «Si può sottolineare il notevole incremento del valore delle vendite in Cina, pari a 12,2 milioni di euro contro i 7,5 del 2021 (+61,6%)».

Altri ambiti di specializzazione dell’economia regionale hanno evidenziato delle variazioni positive molto rilevanti: navi e imbarcazioni +28,1%, macchinari e apparecchiature +12%, mobili +20,5%. I dati territoriali mostrano incrementi sostenuti in tutte le province: rispetto a Pordenone (+16,5%) e Udine (+18%), buono l’andamento a Gorizia (+46,7%).

Quest’ultimo risultato dipende in particolare dall’andamento delle commesse della cantieristica navale. Al netto delle vendite di navi e imbarcazioni, infatti, il risultato per la provincia di Gorizia sarebbe comunque positivo (pari a +22,4%) ma in linea con la media regionale.

Tornando ai dati dell’export regionale il risultato è superiore a quello delle altre regioni del Nordest (che nel complesso fa segnare +16%) mentre su scala nazionale la variazione è stata del +20%.

Sempre nello stesso periodo si riscontra anche un notevole incremento del valore delle importazioni regionali (+29,1%); l’avanzo commerciale è comunque aumentato (da 8,8 miliardi di euro nel 2021 a 10 miliardi nello scorso anno). Il risultato decisamente positivo è fortemente condizionato dai rialzi dei prezzi, che hanno riguardato quasi tutti i settori merceologici.

Il comparto delle produzioni in metallo (che include la siderurgia), ad esempio, ha fatto registrare un incremento del valore delle vendite pari a +24,6% nello scorso anno (oltre 1 miliardo di euro in più).

In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali, si osserva infine un incremento consistente delle esportazioni destinate al mercato comunitario (+25,8%); gli scambi con i partner commerciali più importanti, come la Germania (+23,5%), la Francia (+31,4%) e l’Austria (+29,7%), presentano infatti degli andamenti fortemente crescenti.

Al di fuori dell’Unione Europea si registrano flussi molto significativi verso gli Stati Uniti (+27,2%, un andamento connesso al settore della cantieristica navale e al comparto del mobile), la Svizzera (1,3 miliardi, provenienti dalle vendite di navi e imbarcazioni, con un incremento del 10% rispetto al 2021) e il Qatar (pari a 1,1 miliardi di euro, il doppio dell’anno precedente, grazie alla cantieristica e anche alla vendita di armi e munizioni). Effetto guerra e sanzioni sulle esportazioni delle imprese del Fvg in Russia passate da 210 milioni di euro nel 2021 a 144 milioni nello scorso anno (-31,4%). 

Riproduzione riservata © il Nord Est