Il Collio non taglierà la produzione, ottima la qualità. La decisione a maggioranza

La decisione a maggioranza dell’assemblea dei soci. La vendemmia che è al via seguirà le indicazioni previste dal disciplinare
Sono iniziate le vendemmie in tutta l’area del Collio
Sono iniziate le vendemmie in tutta l’area del Collio

CORMONS Nessuna diminuzione delle rese dell’annata 2020. Questa la decisione assunta a maggioranza dall’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Vini Doc Collio, che aveva proposto questa posizione anche alla Regione, dalla quale era però arrivato un rifiuto a metà agosto per questioni legate alla burocrazia. Niente taglio del 20% dunque sulle rese: l’assemblea del Consorzio ha preferito non regolamentare internamente la riduzione, e la decisione è stata approvata con il 57% dei voti. Ne consegue che la vendemmia 2020 al via in questi giorni nei territori della denominazione seguirà le indicazioni previste dal disciplinare di riferimento.

«La decisione di tagliare la resa, per la quale hanno optato altri territori ed altre denominazioni, come il Prosecco o il Pinot grigio delle Venezie, poteva essere motivata dal tentativo di contrastare le crisi dovuta alle eccessive giacenze della passata vendemmia rimaste in cantina a causa dell’esplosione della pandemia, che ha portato alla chiusura prolungata di trattorie, ristoranti, enoteche e locali in genere – spiega l’agronomo, enologo e giornalista Claudio Fabbro -. Ma per ciò che concerne il territorio della Doc Collio, possiamo dire in un certo senso che la natura stessa è venuta incontro alla scelta di non toccare il disciplinare, e mantenere inalterate le rese, equilibrando un anno complicato».

Il motivo, come spiega Fabbro, è semplice. «La resa per ettaro del Collio, quantitativamente parlando, è già tra le più basse, attorno ai 110 quintali, e per la varietà più rappresentativa, il Pinot grigio, si prevedono già dei cali di produzione attorno al 15%, senza contare che lo scorso anno eravamo già al di sotto dei 2 milioni di ettolitri prodotti nel 2018, attestandoci a quota 1,7. A conti fatti, dunque, è plausibile che non ci fosse motivo di ridurre ulteriormente le rese». Q

uesto il discorso legato alla quantità. Sulla qualità delle produzioni, invece, tutti gli addetti ai lavori sembrano concordi nel guardare all’annata 2020 con il sorriso. «Ci attendiamo sia molto buona, la stagione è stata ottima dal punto di vista climatico e della salute delle viti – spiega il presidente del Consorzio, David Buzzinelli -. Troviamo delle uve in grande equilibrio e, complice la poca quantità, possiamo dire di trovarci dinnanzi ad una vendemmia di qualità superiore». «Non ci sono state punte di caldo torrido come in estati passate – aggiunge Claudio Fabbro -, e il periodo di vendemmia si annuncia caratterizzato da caldo ventilato con grandi escursioni termiche la notte: questo accelera e promuove lo sviluppo dei profumi del vino». A partire dalle prime varietà (come proprio il Pinot grigio) la vendemmia è già iniziata, e in questi giorni entrerà nel vivo partendo dalle zone più calde come Cormons e Capriva, per poi allargarsi alle altre aree della Doc Collio. —

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