Il Covid "brucia" 116 miliardi di consumi, di cui 31,3 miliardi a Nordest
UDINE - Un crollo dei consumi senza precedenti: a livello nazionale - 116 miliardi di euro, che corrispondono a 1.900 euro a testa, - 10,9%, con una flessione ancor più marcata a Nordest, che segna -13,3%, per 31,3 miliardi, circa 2.600 euro in meno a testa.
Sono i dati arrivati oggi dalla Confcommercio nazionale che ha diffuso un report sull'andamento dei consumi nelle regioni italiane nel 2020.
Il Nord risulta l’area più penalizzata (-11,7%), con quasi il 60% del calo complessivo concentrato nelle sue 8 regioni e con la Lombardia che registra la maggiore perdita in valore assoluto (oltre 22,6 miliardi di consumi).
Il Nordest da solo fa -31,3 miliardi, il Nordovest segna -34,4 miliardi.
Nel Mezzogiorno la riduzione della spesa sul territorio è più contenuta (-8,5%) a causa della minor presenza di turisti stranieri e di una minore caduta dei redditi.
"In ogni caso - rileva Confcommercio - il quadro complessivo appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, e dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019".
"Rimangono, pertanto, fondamentali riforme strutturali, da finanziare in parte con i fondi europei, per tornare a crescere a ritmi più coerenti con le legittime aspettative di famiglie e imprese", è la considerazione dell'associazione.
Nelle regioni, il Fvg contiene la flessione a -12,2%, corrispondente a -2,85 miliardi; il Veneto segna -15,1% con -14,3 miliardi; il Trentino Alto Adige segna la caduta più marcata a-16%, -4,03 miliardi; l'Emilia Romagna fa -10,9%, -10,14 miliardi.
Ripartendo il totale tra gli 11,6 milioni di abitanti delle quattro regioni della macroarea, abbiamo una contrazione di spesa che si aggira, per l'appunto, sui 2.600 euro a testa.
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