Il Governo ha sbloccato i fondi: «Maxi-commessa per l’Iveco»

Incontro tra il ministro Guerini, il deputato De Menech e il vittoriese Dus (Pd). Fino al 2032 saranno realizzati mezzi militari dal valore di oltre due miliardi. A Vittorio Veneto la carpenteria per la sede di Bolzano

VITTORIO VENETO. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha confermato, incontrando Marco Dus, capogruppo del Pd a Vittorio Veneto, che il Ministero ha sbloccato i fondi per i nuovi mezzi militari commissionati al Gruppo Iveco Defence.

«Sarà un’opportunità anche per la sede di Vittorio Veneto» ha riferito il ministro a Dus, che era accompagnato da Roger De Menech, componente della Commissione Difesa della Camera. La Iveco di Vittorio Veneto produce la carpenteria per lo stabilimento Iveco di Bolzano e ha più di 80 addetti. Con il nuovo piano di investimenti della Difesa, si sta procedendo alla produzione di due tipologie di automezzi militari fino al 2032, il cui valore complessivo è di 2,2 miliardi di euro.

L’USCITA DALLA CRISI

Con queste cifre – sostiene il sindacato – l’Iveco di Vittorio Veneto ha l’opportunità di affrancarsi dalla crisi che non l’ha riguardata direttamente, ma ha coinvolto in questi anni la sede centrale di Bolzano. L'industria vittoriese, fra l'altro, vanta una professionalità straordinaria, nell'essenziale comparto della carpenteria militare.

Con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, di ritorno da un’importante esercitazione degli alpini sulle Dolomiti, Dus e De Menech hanno discusso dei sette siti militari dismessi a Vittorio Veneto, alcuni dei quali stanno tornando nelle disponibilità del territorio. Un’operazione nata sei anni fa, ai tempi dell’amministrazione di Roberto Tonon, un lungo e impegnativo lavoro con il Demanio e il ministero che sta vedendo i suoi frutti in questi mesi.

I SITI DISMESSI

Il sindaco Antonio Miatto, a conclusione della recente fase di trattative, ha ottenuto dal Demanio l’eliporto di San Giacomo e una parte della Caserma Gotti di Meschio. Il Comune, in cambio, ha passato al demanio la caserma dei carabinieri, per la quale non riceverà più l’affitto e si è impegnato a valorizzare, on il cambio di destinazione d’uso, il restante patrimonio militare.

«So che il ministro Guerini, in considerazione della sua esperienza di sindaco a Lecco, ha dato un’importante accelerata affinché questi beni abbandonati potessero essere ripensati, ridisegnati e riconsegnati a Vittorio Veneto – ha detto Dus - in questo si vede la professionalità e l’esperienza di chi ha fatto il sindaco e ora è ministro. Ora spetta al Comune di Vittorio Veneto accelerare l’iter per la trasformazione dei beni ricevuti in qualcosa di utile per la città».

L’eliporto di San Giacomo diventerà una cittadella dello sport, con il campo di rugby, un’area di allenamento, due campi di calcio, una foresteria. La caserma Gotti diventerà, nella parte di competenza municipale, il parco del quartiere del Meschio, con annessi dei servizi sportivi. —

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