Il mercato del marmo vale 3,2 miliardi di euro

La filiera tecno-marmifera italiana continua a rappresentare uno dei comparti d'eccellenza del made in Italy, grazie a un valore delle esportazioni complessive che nel 2015 ha raggiunto 3,2 miliardi di euro, tra materiali lapidei grezzi (382 milioni di euro), lavorati e semilavorati (un miliardo e 625 milioni di euro) e relative tecnologie d'estrazione e lavorazione (un miliardo e 195 milioni di euro).

È quanto emerge dal consuntivo 2015 sull'andamento del settore lapideo tricolore elaborato dal Centro studi Confindustria Marmomacchine - l'Associazione confindustriale nazionale per il comparto marmifero e delle tecnologie complementari - e dall'Osservatorio di Marmomacc, la più importante manifestazione internazionale per la filiera della pietra naturale, la cui 51/a edizione è in programma a Veronafiere, dal 28 settembre al 1 ottobre 2016.

Nello specifico, con 2,008 miliardi di euro di esportazioni complessive tra materiali lavorati e grezzi, il comparto lapideo italiano chiude il 2015 con un nuovo record di vendite all'estero, superando per la prima volta nella storia i due miliardi di euro e facendo segnare un +7% rispetto al 2014, quando l'export di marmi, graniti, travertini e pietre naturali si era fermato a 1.877,2 milioni di euro.

Scendendo ulteriormente nel dettaglio, sono le esportazioni di prodotti lavorati e semilavorati - quelli a più alto valore aggiunto e che costituiscono circa l'80% del valore totale delle nostre esportazioni - a guidare l'ottima performance del settore, con vendite per 1.625,7 milioni di euro e una variazione del +7,8% rispetto al 2014, quando avevano raggiunto un controvalore di 1.508,8 milioni di euro.

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