Il mobile guarda alla Russia
Cluster arredo Fvg e Finest insieme per portare le Pmi alla conquista di quel mercato
UDINE. Buona la ripresa dell’export del mobile friulano. Il valore del primo semestre 2021, 855 milioni di euro, segna +15% sullo stesso periodo del 2019, e +50% sul 2020. I tre mercati principali sono Francia, Regno Unito e Stati Uniti, che da soli assorbono la metà delle esportazioni (dati Ires Fvg).
Ma c’è un mercato, la Russia, che a detta degli operatori ha un potenziale interessante di crescita, se si trovassero gli strumenti adatti. Una via per rilanciare rispetto alle difficoltà per oggettivi mutamenti del quadro internazionale che da anni sconta l’export verso Mosca, non solo nell’arredo.
Oggi la Russia è l’ottava destinazione estera del mobile friulano, con una quota del 2,4% sul totale, pari nei primi sei mesi del 2021 a circa 20,5 milioni di euro.
Segnali incoraggianti ci sono per quella che è la seconda voce dell’export regionale in Russia dopo la meccanica strumentale. Il valore esportato dei mobili è infatti progressivamente salito lungo la stagione del Covid, circa +8% tendenziale nei primi sei mesi del 2021 sul 2020 e oltre +12% sul 2019. Quindi il trend non si è mai interrotto.
E l’aumento nel primo semestre di quest’anno è pure in controtendenza rispetto al dato di tutto l’export regionale nella Federazione Russa, che nel primo semestre 2021 si è invece ridotto del 4,5% sul 2020.
Esprime fiducia il presidente del Cluster Legno Arredo Casa Fvg Matteo Tonon: «Il mercato russo sta mostrando un nuovo spazio di apertura verso il settore dell’arredamento, seppur con le criticità legate alle complessità a seguito della pandemia. Più in generale un ostacolo alle esportazioni è venuto dalla lunga fase di debolezza del rublo che in momenti diversi, dal 2013 e poi dal 2017, ne hanno di fatto ridotto ad un terzo il valore nei confronti dell’euro rispetto alla prima decade degli anni duemila».
L’arredamento è tra i settori strategici dell’economia regionale che storicamente hanno investito nella penetrazione commerciale nel mercato russo con percorsi di promozione del Made in Italy. In particolare Tonon sottolinea come oggi in Russia sia importante recuperare quote di mercato nelle forniture contract e legate all’ospitalità, segmenti particolarmente colpiti dalla pandemia.
Con quali strumenti?
«L'articolo 58 della legge regionale 3/2021 Sviluppimpresa permetterà al Cluster di supportare al meglio le PMI sui mercati internazionali -, spiega Tonon -. Abbiamo costituito un apposito gruppo di lavoro per porre in essere azioni di sistema in grado di dare una prima risposta concreta alle necessità, sempre più pressanti, di essere presenti di nuovo sui mercati di riferimento quali Europa, Stati Uniti, Medioriente e Russia».
In questa direzione collabora con il Cluster lo Sportello Unico Sprint del Friuli Venezia Giulia gestito da Finest spa. Lo Sportello ha proprio a Mosca da quasi vent’anni una sede distaccata, Antenna FVG in Russia, punto di raccordo degli Enti regionali e nazionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, in grado di fornire informazioni aggiornate e accesso a una selezionata rete di servizi professionali e strumenti finanziari per le aziende interessate a investire in promozione e presenza sul mercato russo.
«Abbiamo avviato quest’anno il confronto con i cluster della meccanica Comet e Legno Arredo Casa», spiega il presidente di Finest Alessandro Minon. «Con quello del Legno Arredo stiamo finalizzando una mappatura della presenza estera e dei bisogni legati all'internazionalizzazione delle aziende del territorio. Sulla base dei risultati dell'indagine, svilupperemo progetti in grado di rispondere concretamente alle necessità delle imprese, con focus specifico sulla formazione di alto livello, la conoscenza dei mercati di sbocco, l'export in chiave digitale e la condivisione di best practice, anche nell'ottica di favorire rapporti di business e la costruzione di reti d'impresa. È un ottimo esempio di approccio bottom up in cui lo Sprint Fvg, in ossequio alla sua mission, costituisce un punto di contatto tra Sistema Paese, Regione e territorio, facendosi promotore della collaborazione tra Istituzioni, tra Istituzioni e mondo privato, e tra le aziende stesse. In questo il Cluster Legno Arredo è un modello assolutamente virtuoso e propositivo, con un'ampia esperienza di condivisione e conservazione delle competenze produttive locali, che ha saputo negli anni diventare un motore di crescita per le imprese del nostro territorio».
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