Il mobile tiene grazie alla casa. «Ora far ripartire il contract»
UDINE. Ha un doppio volto la crisi Covid sul legno-arredo: da un lato ha fortemente ridotto la domanda del settore dell’ospitalità, come alberghi e ristoranti, ma anche da negozi e uffici, dall’altra ha rivitalizzato la domanda delle famiglie, più attente alla comodità delle mura domestiche. Tra questi due estremi un settore, il legno-arredo Fvg, che vale oltre 3 miliardi di cui la metà in esportazioni, e 20 mila addetti, che ha innegabilmente patito le conseguenze della pandemia, ma ha dimostrato di avere buona capacità di resilienza e sufficiente velocità per riorientarsi. Il risultato? In attesa dei bilanci delle aziende che metteranno a nudo la sofferenza patita nel 2020, quelli delle esportazioni dicono che, sempre rispetto all’altra grande crisi di questi ultimi 12 anni, il sistema ha tenuto.
I dati
La conferma arriva da “Top 50”, l’evento organizzato dal Cluster legno-arredo-casa Fvg e Intesa Sanpaolo e dedicato alle esportazioni del settore. Nel 2020 il valore delle merci vendute all’estero dalle imprese regionali si è attestato a 1,53 miliardi di euro, -181 milioni rispetto al 2019 (-10,6%) a fonte di importazioni per 391 milioni, con un saldo commerciale in attivo per 1,13 miliardi. Il c’è stato ma è meno della metà di quanto registrato dopo la crisi del 2009. Fondamentale per contenere la perdita, la velocità dimostrata dalle imprese nel ripartire dopo il lockdown della primavera 2020.
La spinta
«La spinta – ha spiegato Anna Maria Moressa della direzione Studi e ricerche Intesa Sanpaolo – è venuta dalla rinnovata attenzione dei consumi per i prodotti destinati alla casa, mentre hanno sofferto maggiormente gli arredi per i progetti contract destinati agli spazi pubblici, con effetti sia sul mercato domestico che sui mercati esteri». «Da un lato vi è ripresa del settore arredo casa, in cui il sistretto del mobile di Brugnera rappresenta un’eccellenza di efficienza e capacità produttiva unica nel suo genere a livello nazionale, dall’altro il settore dell’arredo Contract internazionale stenta a ripartire e il distretto della sedia di Manzano sta lottando per riprendere quote di mercato», spiega il presidente del cluster Franco di Fonzo. Secondo lo studio, presentato dal direttore Carlo Piemonte, la ripresa è avvenuta nei principali mercati di sbocco europei, ma anche in quelli più lontani come Arabia Saudita, Emirati Arabi, Giappone o Egitto. Nuove prospettive, inoltre, si aprono per le vendite on line anche del comparto arredamento e home living.
Le sfide
«Ora urge rafforzare la crescita del settore dell’arredo casa regionale – conclude di Fonzo – e penso alle sfide legate alle materie prime e al reperimento di personale formato, e dobbiamo attivarci per riposizionare immediatamente il settore dell’arredo contract che rischia di vedere di fronte a sé un mercato globale in cui i competitor si sono rafforzati, prima e meglio, grazie a finanziamenti pubblici importanti o a diverse politiche nazionali legate a vaccini o alla facoltà di movimento tra diversi paesi confinanti». Un sostegno a questi piani «arriva da Sviluppoimpresa Fvg», ha ricordato l’assessore Bini.
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