Il nuovo Canale di Panama, made in Italy, in servizio il 26 giugno
PORDENONE - Conto alla rovescia per l’aperura del nuovo Canale di Panama, un mega investimento in infrastrutture destinato a cambiare il traffico marittimo mondiale.
Un’opera faraonica in cui c’è il meglio dell’ingegno, e dell’ingegneria, made in Italy.
Comprese le gigantesche paratie realizzate interamente in Friuli Venezia Giulia, negli stabilimenti pordenonesi della Cimolai spa, e poi trasportate al porto di San Giorgio di Nogaro dove, caricate su grandi navi transoceaniche, sono partite alla volta di Panama.
Ma la gara internazionale ha visto altre eccellenze italiane protagoniste, come Impregilo, Mapei e la Sc Sembenelli Consulting, insieme alla spagnola Sacyr e la belga Jan de Nul.
Complessivamente l’investimento - partito nel 2009 - ammonta a oltre 3.300 milioni di euro.
Sono 16 le paratie che disciplineranno l'ingresso e l'uscita delle navi dal Canale.
Navi di portata maggiore di quelle che oggi possono passare da quel varco.
Oggi la stazza è ferma a 65 mila tonnellate; dal 26 giugno si passa a 350 mila tonnellate, comprendendo anche le navi da crociera.
E ovviamente cambierà anche il loro numero: dalle 14 mila attuali a 30 mila circa.
Ogni paratoia misura 30 metri circa di altezza, 60 di larghezza e 10 di spessore, per un peso di circa 4.500 tonnellate.
Del valore dell'opera, la parte delle paratie affidata a Cimolai vale circa 400 milioni di euro.
Le sedici enormi porte scorrevoli rappresentano uno dei componenti principali del progetto per l'ampliamento del Canale.
Il funzionamento efficiente e in sicurezza delle chiuse che permettono l'attraversamento del Canale dall'oceano Atlantico al Pacifico è regolato e garantito da queste enormi paratoie a scorrimento orizzontale.
Tanto per dare un'idea della loro dimensione, ognuna è come un come un edificio di 20 piani che funziona da enorme cariola.
Le paratoie, azionate da argani elettrici, impiegano circa 3-4 minuti per realizzare la chiusura o apertura delle chiuse.
Inoltre hanno una struttura forata per renderle più leggere, e sono testate per resistere oltre 100 anni e a scosse sismiche fino a una magnitudo di 7.4 gradi Richter.
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