Il patrimonio di alberghi a Venezia vale sei miliardi

VENEZIA. Sei miliardi di euro. Tanto vale il patrimonio immobiliare alberghiero di Venezia secondo le stime degli esperti del settore. Il Report Italian Real Estate Hotels Value di World Capital, in collaborazione con PKF, ha cercato di dare un valore al patrimonio di alberghi sparsi per il territorio italiano.
Una fotografia, oggi condizionata dalla pandemia, di un settore che si rirova al centro anche a Venezia e provincia di vendite, passaggi di mano, cambi di insegne. In attesa del ritorno dei turisti per programmare la riapertura della maggior parte delle strutture.
Nella sezione dedicata alle città d’arte, Venezia, regina del Veneto per l’accoglienza turistica, vede censite 4.911 camere a tre stelle, 7.744 camere a quattro stelle e 2.376 a cinque stelle ospitate in 179 esercizi a tre stelle, 121 a quattro e venti 5 Stelle. Poco più di un miliardo vale il comparto dei tre stelle; supera i 2 miliardi e mezzo il comparto dei quattro stelle e i 2 mililardi e 200 milioni quello dei 5 stelle. Il valore medio va dai 151 mila euro di una camera a tre stelle fino agli 877 mila di una lussuosa camera a cinque stelle.
Valori che cambiano, di molto se si guardano i dati del litorale (Caorle, Jesolo, San Michele al Tagliamento, Eraclea, Lido di Venezia e in aggiunta Rosolina Mare) dove il valore di una camera va dai 43 mila euro di una stanza di un albergo a tre stelle fino ai 194 mila euro di una camera a cinque stelle. Il censimento del report dei World Capital vede, sul litorale, mappate 17.1206 camere a tre stelle, 8.356 a quattro stelle e 676 a cinque stelle con 561 alberghi a tre stelle, 2.284 a quattro stelle e appena 23 a cinque stelle, concentrati in particolare al Lido di Venezia.
La maggior parte di camere, tre e quattro stelle, invece si concentra sulla costa di Jesolo. Il valore complessivo del litorale veneziano, dicono le stime, vale un miliardo e 600 milioni di euro sui sei miliardi complessivi del patrimonio alberghiero del capoluogo veneto, dove ha un peso rilevante la ricettività nei palazzi storici veneziani, che ne aumentano di molto il valore patrimoniale.
Il rapporto degli analisti milanesi calcola un valore nazionale del settore alberghiero pari a 117 miliardi di euro. Venezia è saldamente tra le grandi quattro big del settore (con Milano, Roma e Firenze) che detengono quasi il 78 per cento del patrimonio alberghiero delle mete turistiche analizzate. Roma, per esempio, conteggia un patrimonio doppio rispetto a Venezia. Se nella sezione mare, la parte del leone è della Emilia Romagna, nella sezione montagna il Veneto è secondo solo al Trentino Alto Adige anche se nella esclusiva Cortina la ricettività media dei 4 stelle, spiega il report, è solo di 49 stanze.
Nel caso del Veneto, il rapporto ospita un dialogo con l’assessore regionale Federico Caner che spiega che per salvaguardare il patrimonio alberghiero veneto, la giunta Zaia sta lavorando a bandi post Covid che si aggiunge alla programmazione di cinque anni dei bandi Por Fesr per dare sostegno a circa 450 progetti. Contributi per 80 milioni sono capaci di attivare investimenti del valore di 240 milioni di euro, spiega l’assessore. Con la pandemia, questo mondo è stato messo in subbuglio con chiusure e tante attività che rischiano di non riaprire. Aprendo la strada ad acquisti da parte di investitori spesso stranieri. —
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