Il Polo tecnologico porta le startup del Nordest negli Usa
Al via il progetto Accelerate Italy che offre opportunità di crescita, e di finanziamento, sul mercato americano
PORDENONE. Accedere a risorse e reti per entrare nel mercato americano.
Il Polo Tecnologico Alto Adriatico offre alle Pmi innovative ed alle startup italiane l’opportunità di sbarcare sul territorio statunitense, favorendo la connessione tra le realtà innovative italiane e l’ecosistema americano dell’area di Boston, con lo scopo di rendere disponibili alle imprese le risorse finanziare, le conoscenze, l’esperienza e le competenze necessarie per poter competere a livello internazionale.
È questo l’obiettivo legato a “Progetto Accelerate Italy” (appuntamento il 9 settembre alle 17,30 nella sede del Polo tecnologico Alto Adriatico a Pordenone).
Parteciperanno assieme al direttore del Polo, Franco Scolari, moderatore dell’incontro, Dante Laudisa, uno degli Ambassador del progetto e sarà possibile conoscere il Team Member Andrea Ridi che si collegherà da Boston come tutti gli altri Ambassador del progetto in Italia fra loro, Andrea Arrigo Panato, Livio La Mattina, Marco Bicocchi Pichi, Marianita Costanza e Maurizio Del Conte.
Gli Usa sono una realtà molto importante per l’accesso a finanziamenti e per lo sviluppo delle startup innovative. Fattori positivi del mercato imprenditoriale oltreoceano legato alle aziende del settore sono anche la velocità, le dimensioni dei fatturati, il numero degli utenti che insieme permettono di raggiungere exit importanti.
In Italia si registra una tendenza contenuta a investire in startup rispetto all’America. Ma gli americani sanno che in Italia si sviluppa molta creatività e che il costo di avvio delle starup è più basso che altrove, infatti negli States fare startup – così come in diversi Paesi del mondo - costa decisamente di più che in Italia.
«Il Progetto “Accelerate Italy” – ha sottolineato Franco Scolari – aggiungerà un nuovo e importante valore aggiunto al nostro scopo che è principalmente di favorire la crescita delle startup italiane. Queste aziende sono molto apprezzate oltreoceano e hanno per questo, ottime possibilità di crescita nel mercato statunitense e quindi globale».
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