Il ponte sul fiordo in Danimarca: alta ingegneria Rizzani de Eccher

UDINE - Conto alla rovescia per l’inaugurazione del “Frederikssund Link” in Danimarca, un piccolo centro a 44 chilometri da Copenaghen, “firmato” Rizzani de Eccher.
L’azienda friulana, superando la concorrenza dei più importanti general contractor europei, che è leader della joint venture formata dall’impresa belga Besix e da quella spagnola Acciona Infraestructuras, si è aggiudicata l’appalto per la costruzione di questa autostrada.
Il contratto, che comprende progettazione e costruzione, vale 133 milioni di euro, ed è stato aggiudicato tre anni fa.
La commessa ha riguardato, come detto, la progettazione e la costruzione di un’autostrada a doppia carreggiata di 8,6 chilometri, di un ponte di 1,4 chilometri sul fiordo di Roskilde, di una strada di accesso alla nuova infrastruttura della lunghezza di circa 1 chilometro e di diverse opere civili minori come, ad esempio sovrappassi a salvaguardia dell’ambiente naturale (una decina tra cavalcavia e sottopassi) e piste ciclabili.
La nuova opera, che - una volta inugurata - va a sostituire il vecchio ponte costruito nel 1935, contribuirà a decongestionare il traffico che ora si riversa sull’unico ponte che collega il fiordo.
Ciò che ha reso possibile l’aggiudicazione dell’opera alla cordata capitanata da Rizzani de Eccher, è stato dato «dalla somma di due valori imprescindibili: le importanti migliorie tecniche proposte al progetto originale del ponte, con un altezza variabile e campate più larghe che riducono in questo modo il numero di fondazioni e pali, e un prezzo competitivo rispetto al progetto presentato», aveva spiegato il Gruppo al momento della assegnazione dell’appalto.
Il cliente, The Danish Road Directorate, aveva inoltre riconosciuto la particolare esperienza di tutte le società che fanno parte della joint venture, nell’eseguire opere tecnicamente complesse in aree ambientali protette: il Frederikssund Link si trova infatti in una zona di Natura 2000.
L’attenzione profonda per la biodiversità del fiordo, l’impegno a non compromettere la vita quotidiana di coloro che risiedono nelle zone interessate ai lavori e infine la valutazione degli rischi, attenta e dettagliata, sono stati considerati valori aggiunti all’offerta.
La progettazione è iniziata nell’ottobre del 2016 mentre le attività preliminari in cantiere erano iniziate nel dicembre dello stesso anno, con previsione di fine lavori entro il 2019.
Obiettivo evidentemente raggiunto, come dimostra la foto che pubblichiamo.
«Siamo riusciti ad anticipare i tempi di consegna che erano stati previsi - dichiara Marco de Eccher -, e questo è un bel risultato, e a raccogliere la soddisfazione del cliente. Il cantiere di fatto è finito e l’autostrada sarà percorribile entro qualche settimana».
Qualche difficoltà particolare per la realizzazione di quest’opera?
«L’elemento particolare è stata la realizzazione delle fondazioni in acqua, in un fiordo, mentre la sovrastruttura, grazie alla nostra tecnologia ed esperienza, non ha riservato grandi criticità. È stato un lavoro di successo e il risultato è un’opera di pregio».—
Riproduzione riservata © il Nord Est