Il Porto di Trieste a Istanbul: "Turchia tra i principali buyer"

Il porto di Trieste è presente alla fiera «Logitrans» che si è aperta a Istanbul e alla quale partecipano più di 15.000 operatori del settore da 54 Paesi diversi, con 220 espositori da 22 nazioni.
«La Turchia è uno dei nostri primi partner commerciali, e Logitrans l'evento fieristico di settore più importante per chi guarda a quel mercato», ha detto Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità Portuale dell'Adriatico Orientale.
«Trieste, the winning intermodal gateway to Europe» è il claim dello stand, con il quale l'Autorità Portuale vuole sottolineare la forte vocazione intermodale che contraddistingue lo scalo specie verso le destinazioni del Centro Est Europa.
L'autostrada del mare, settore che storicamente costituisce uno dei business di punta di Trieste, conta su una ventina di toccate settimanali che collegano lo scalo giuliano con i porti di Istanbul (Pendik e Haydarpasa), Ambarli, Cesme e Mersin, con un tempo di percorrenza di 2,3 giorni.
Il Varco IV del Porto di Trieste è stato aperto all'inizio dello scorso mese di agosto e vi transitava una coppia di treni per Budapest ogni settimana (uno in andata, uno in ritorno). «Oggi facciamo cinque treni a settimana su Budapest, e l'anno scorso questo servizio non esisteva» ha detto D'Agostino. Inoltre, è stato istituito un «nuovo treno sulla Slovacchia, a Dunajska Streda, dalla fine dello scorso mese di settembre. Era cominciato anche in questo caso con una coppia di treni a settimana, ora siamo a cinque coppie, nel giro di poche settimane. Dunajska Streda è un centro importante perché baricentrico nella distribuzione di merci via ferrovia», ha spiegato D'Agostino.
D'Agostino ha precisato che il porto di Trieste è «la prima piattaforma ferroviaria merci in Europa in quanto a trend di crescita. Abbiamo incontri periodici con soggetti europei ed esprimere questo trend, visto che siamo il primo porto per traffico in Italia, è una grossa soddisfazione». La ferrovia è «strutturale alla competitività, dimostriamo che può essere leva competitiva, con soggetti che ci credono ed anche operatori privati ci credono»
Nel 2015 sono transitati nel porto di Trieste più di 300 mila unità di carico, con prevalenza di semirimorchi, che in questo modo sono stati tolti dalla strada. Se si considera che un camion, nella modalità terrestre, emette circa 2 tonnellate di CO2, per arrivare da Istanbul a Trieste, i benefici ambientali dell'autostrada del mare risultano evidenti. Le ottime performance del comparto, sono sostenute da altrettanto forti relazioni commerciali, e la presenza constante degli operatori logistici e compagnie di navigazione turche nell'area triestina lo dimostrano.
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