Il rigassificatore Adriatic Lng, ok all’aumento di capacità

La Giunta Veneta, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico ed energia ,Roberto Marcato, ha approvato l'intesa regionale che permetterà allo Stato di rilasciare a Terminale Gnl Adriatico Srl l'autorizzazione all'aumento della capacità massima di rigassificazione del terminale off shore a Porto Levante (Rovigo) a 9,6 miliardi di metricubi

La Giunta Veneta, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico ed energia ,Roberto Marcato, ha approvato l'intesa regionale che permetterà allo Stato di rilasciare a Terminale Gnl Adriatico Srl l'autorizzazione all'aumento della capacità massima di rigassificazione del terminale off shore a Porto Levante (Rovigo), da 9 miliardi di Smc/anno a 9,6 miliardi di Smc/anno non costanti.

«Il rigassificatore - osserva Luca Zaia, presidente del Veneto - è uno dei perni della politica energetica regionale. Mentre tanti parlano di realizzare impianti, noi uno ce l'abbiamo e siamo felici possa essere potenziato per sostenere le attività del territorio veneto. Per questo motivo abbiamo dato il via libera all'intesa che permetterà alla società che gestisce l'impianto di Porto Levante (RO) di aumentare di 600 milioni di Smc/anno la quantità di gas rilasciato».

L'aumento della portata di rigassificazione comporterà, inoltre, un incremento dei volumi di GNL approvvigionati via nave, con conseguente minimale aumento del numero annuo di navi metaniere che attraccheranno e scaricheranno al terminale, valutato in 5/7 navi l'anno.

L'impianto gestito da Adriatic Lng è appoggiato sul fondale marino a una profondità di circa 29 metri, a una distanza di circa 15 chilometri dal punto di approdo a terra della condotta e a una distanza minima di circa 12 chilometri dalla costa, a Nord-Est di Porto Viro (RO). «L'aumento richiesto - precisa Marcato - non comporta modifiche strutturali, impiantistiche o di processo rispetto all'attuale configurazione dell'impianto e sarà ottenuto mediante un'ottimizzazione del regime di funzionamento, tenuto conto delle condizioni operative e delle esigenze manutentive». Tale ottimizzazione verrà conseguita mediante estensione del regime massimo attuale anche a periodi diversi da quelli inizialmente programmati, tenuto conto delle condizioni operative e delle esigenze manutentive dell'impianto.

«Tutto ciò - sottolinea ancora l'Assessore all'energia del Veneto - è in linea con le politiche che stiamo mettendo in atto per l'autosufficienza energetica con massimo impegno sulla redazione di un nuovo piano energetico regionale e sulle fonti rinnovabili».

Le autorizzazioni dei terminali di rigassificazione sono rilasciate all'esito di un procedimento unico di competenza dello Stato in conferenza di servizi, alla quale sono convocate le amministrazioni competenti in materia urbanistica, ambientale, fiscale e di sicurezza, nonché le altre amministrazioni titolari di interessi coinvolti dalla realizzazione dell'intervento. Conclusa la fase istruttoria il MASE attesta l'espressione della posizione delle Amministrazioni convocate in Conferenza dei Servizi e richiede l'espressione dell'intesa regionale. Intesa che, nel caso specifico, è stata approvata oggi dalla Giunta regionale del Veneto.

©MarioGuerra.com
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Per poter garantire al mercato una maggiore capacità di importazione di gas naturale in Italia, Adriatic LNG a inizio 2022 ha aumentato la capacità di rigassificazione del terminale da 8 a 9 miliardi di metri cubi l’anno. Il progetto è stato autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica con il D.M. n. 543 del 22 dicembre 2021.

Grazie all’ottimizzazione del regime di esercizio del Terminale di rigassificazione ma senza alcuna modifica strutturale o impiantisca rispetto all’attuale configurazione, Adriatic LNG può quindi rigassificare per conto dei propri clienti, ulteriori quantitativi di gas naturale e sta valutando la possibilità di aumentare ulteriormente la capacità di rigassificazione fino a 11 miliardi di metri cubi l’anno attraverso alcune modifiche tecniche.

Adriatic LNG è la società che gestisce il principale rigassificatore di gas naturale liquefatto (GNL) in Italia, situato nell’alto Mare Adriatico, a circa 15 chilometri dalla costa veneta. Con la sua capacità di rigassificazione il terminale di Adriatic LNG assicura circa il 12% dei consumi nazionali di gas naturale.

Ad oggi è il primo e unico rigassificatore di GNL italiano a poter accettare le metaniere cosiddette super large scale vessels con capacità sino a 217.000 metri cubi liquidi. Il rigassificatore è connesso alla rete nazionale gasdotti attraverso un metanodotto che lo collega fino alla stazione di misura di Cavarzere (Venezia): da qui il gas può essere ritirato dall’utente - ed eventualmente venduto sul mercato o consumato presso il proprio punto di consumo - senza ulteriori investimenti infrastrutturali.

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