Il robot Pepper piace ai clienti del Lago di Garda

I risultati dei primi tre mesi di utilizzo al Parc Hotel di Peschiera possono dirsi positivi: le interazioni tra il robot e gli utenti sono passate da circa 2.700 della prima settimana di operatività a oltre 4.000, circa 680 al giorno.

Pepper, il primo caso di robot umanoide impiegato come concierge al Parc Hotel di Peschiera del Garda, è stato addestrato per interagire con i clienti sgravando il personale dal rispondere alle domande ricorrenti degli ospiti. A tre mesi di distanza dal suo inserimento lavorativo, i risultati sono positivi e il primo progetto del genere in Italia, che ha visto impegnato un team composto da docenti e ricercatori dell'Università Cà Foscari, Dipartimento di Management, e Ciset, può dirsi un successo.

Il robot, che parla tre lingue (italiano, inglese e tedesco), è stato il primo in Italia utilizzato nell'industria dell'hotellerie. Il suo compito è alleggerire il lavoro del personale di sala e del front office dall'attività routinaria di rispondere alle domande più banali e ripetitive (a che ora è servita la cena, qual è il menù di oggi, dov'è la sala riunioni, dove sono le piscine, dov'è il bagno).

I risultati dei primi tre mesi di utilizzo possono dirsi positivi: le interazioni tra il robot e gli utenti sono passate da circa 2.700 della prima settimana di operatività a oltre 4.000, circa 680 al giorno. Sul totale delle richieste registrate dall'AI, la percentuale delle domande coerenti con quelle a cui Robby ha il compito di rispondere è nettamente aumentata, passando dal 30% della prima settimana all'attuale 52%, a dimostrazione che gradualmente il robot inizia a essere apprezzato per il supporto che può dare nel fornire informazioni utili e non come un semplice giocattolo a cui fare richieste prive di senso solo per il desiderio di metterlo alla prova.

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