Il Salone del mobile salta l’appuntamento di aprile e si sposta a giugno 2022
Lo ha deciso il Cda: la data dell’inaugurazione è quella del 7 giugno
UDINE. Dopo la rinuncia del 2020 e l’edizione settembrina del ‘21, nemmeno quest’anno il Salone del mobile, la più antica e importante fiera internazionale di settore – al secondo posto nel manifatturiero italiano con un cuore produttivo fortemente radicato a Nordest – riesce a rispettare il calendario storico.
Ma l’evento si svolgerà, nelle modalità tradizionali in termini di spazi e presenze – o almeno così si spera – slittando però in avanti, a giugno 2022, dal 7 al 12.
Lo ha deciso il Cda, presieduto da Maria Porro.
La scelta di posticipare la manifestazione «consentirà a espositori, visitatori, giornalisti e all’intera community internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che quest’anno si presenterà ricca di novità e che, oltre a festeggiare un compleanno importante, punterà sul tema della sostenibilità, facendosi palcoscenico dei progressi fatti in quest’ambito da creativi, designer e aziende» ha dichiarato Porro.
«La data di giugno favorirà inoltre una forte presenza di espositori e operatori stranieri, da sempre punto di forza del Salone, e garantirà alle aziende partecipanti i tempi giusti per progettare al meglio la propria presenza in fiera che, come sappiamo, richiede mesi di preparazione, dall’ideazione all’allestimento finale» aggiunge la presidente.
A determinare la decisione di spostare in avanti lo svolgimento del Salone, che festeggia la sessantesima edizione, è che, ancora una volta, la pandemia e le previsioni non particolarmente ottimistiche sull’avanzare dei contagi e conseguenti misure restrittive che si teme non finiranno all’inizio della primavera.
«Stante l’evolversi della situazione pandemica – spiega infatti Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo – si è reso necessario lo slittamento di due mesi della sessantesima edizione del Salone del Mobile. Una decisione che permetterà lo svolgimento della fiera in totale sicurezza e, a tutti i buyer, non solo italiani ed europei, di vedere dal vivo il meglio delle creazioni delle aziende del design la cui alta adesione dimostra quanto il settore riconosca alla manifestazione il grande valore in termini di posizionamento e di business».
«Preservare il valore internazionale del Salone del Mobile, la fiera del design più importante al mondo che ha proprio nell’export il suo core business, significa infatti consentire alle nostre aziende di incontrare clienti già acquisiti e potenziali, creando i presupposti affinché le nostre esportazioni continuino a crescere – rimarca Feltrin –. In tal senso, la forza propulsiva di una fiera come il Salone del Mobile, non ha uguali».
Riproduzione riservata © il Nord Est