Il Sistri verso l'abrogazione
PORDENONE - «Lo abbiamo detto da sempre: condivisibili le finalità, ma lo strumento non funziona. Ora finalmente pare si sia preso atto che il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, deve essere abolito e sostituito».
Così Silvano Pascolo, presidente di Confartigianato Pordenone, sulla ventilata abrogazione del Sistri.
Istituito nel 2009, nonostante le numerose proroghe, per molteplici difficoltà e criticità non è mai divenuto realmente operativo e ora il ministero ne prevede l’abolizione, per sostituirlo con un nuovo sistema di digitalizzazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti pericolosi e del formulario d’identificazione, di cui si sta ancora discutendo.
Il nuovo sistema informatico dovrebbe iniziare in forma volontaria, affiancandosi a quello cartaceo, e dovrebbe venire introdotto nella primavera del prossimo anno.
«La cosa ci consola un po' – ancora Pascolo – visto che il Sistri, dopo un decennio, ha imposto alle imprese un carico burocratico aggiuntivo e spese che, complessivamente, sfiorano il miliardo di euro. Ciò che vogliamo segnalare è che ancora non c'è il provvedimento che proroga la sospensione delle sanzioni in scadenza al 31 dicembre 2018, senza la quale e senza la formale abrogazione del Sistri, questo diverrebbe operativo il 1° gennaio 2019».
Da qui il sollecito al governo affinchè emani quanto prima la norma «per evitare che al danno si sommi anche la beffa».
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