Il Tar del Friuli Venezia Giulia respinge il ricorso contro le chiusure festive

La sospensiva era stata chiesta in via incidentale nel procedimento avviato dalla stessa Aspiag-Despar contro i due Comuni e contro la Regione Friuli Venezia Giulia per l'annullamento di tali atti.

Secondo i giudici amministrativi, nella vicenda i due Comuni non hanno «esercitato alcun potere amministrativo» dal momento che la disciplina regionale sulla chiusura festiva dei negozi non necessita «dell'intermediazione di un atto amministrativo per rendere cogente l'obbligo di chiusura».

Nelle motivazioni dell'ordinanza, inoltre, nel ricordare che la legittimità costituzionale della normativa regionale sarà all'esame della Consulta la prossima primavera, i giudici evidenziano come «non sia consentito al Comune disapplicare la disposizione di legge regionale» potendo regolamentare gli orari «di apertura degli esercizi commerciali nelle giornate in cui tale apertura è consentita e non l'apertura di quelle stesse attività nelle giornate in cui è vietato farlo».

Per i giudici, infine, «ai fini dell'impugnazione in via incidentale di una legge per contrasto alla Costituzione, è necessario che la questione di costituzionalità sia non manifestamente infondata e rispetto alla decisione da assumere nel giudizio», ma quest'ultimo requisito - a loro parere - «pare difettare» nelle richieste della Aspiag Service.

Le decisioni depositate dal Tar riguardano le prime due richieste di annullamento, previa sospensiva, degli atti che prevedono la chiusura festiva degli esercizi commerciali in Friuli Venezia Giulia; le altre richieste (oltre una ventina) saranno discusse dallo stesso Tar il prossimo 6 dicembre.

La costituzionalità della normativa sarà invece esaminata dalla Consulta il prossimo 11 aprile.

Nei giorni scorsi la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato una norma che consente alla Regione di congelare in via provvisoria la chiusura festiva dei negozi.