Il turismo a Venezia riprende quota, spinto in alto dai grandi eventi
La Mostra del Cinema, la Biennale di Architettura e ancora le grandi sfilate, da Dolce&Gabbana a Valentino e Yves Saint Laurent, portano il pienone in città. A settembre il tasso di occupazione degli hotel supera l’80%
VENEZIA. A Venezia la macchina del turismo si è rimessa in moto. E a suon di prenotazioni alberghiere e incassi per gli esercenti, ha ridato ossigeno a un comparto messo in ginocchio da diciotto mesi di pandemia.
In laguna ancor più che altrove, la crisi legata al Covid ha picchiato duro. Perché è qui, più che altrove, che l’economia cittadina si sorregge quasi esclusivamente sul turismo e sul gigantesco indotto che comporta. Basti pensare che la filiera coinvolge tanto gli hotel quanto i rifornimenti per colazioni, pranzi e cene. E ancora i trasporti, pubblici e privati. Senza contare lo sconfinato mondo legato all’arte, dai vernissage ai musei cittadini, alle maestranze dell’artigianato locale.
E così, se è ancora presto per quantificare in termini economici il rimbalzo cittadino dopo il picco toccato nei mesi bui invernali, è un dato di fatto che la stagione estiva sia stato un continuo crescendo. Culminato ora con la Mostra del Cinema, che proprio oggi chiude ufficialmente i battenti.
Lo fa con numeri importanti. Per intenderci, rispetto ad un anno fa gli accreditati per la rassegna cinematografica sono cresciuti – secondo la Biennale – da 6 mila a 9 mila (con la capienza delle sale rimasta al 50%). A ciò si aggiunge il numero di spettatori paganti. Se è vero che per le prenotazioni online agli spettacolil le code e le proteste non sono mancate, lo è altrettanto che la Mostra ha contribuito in maniera importante al rilancio di Venezia.
A dirlo sono le categorie economiche cittadine. L’Ava (Associazione veneziana albergatori) ha stimato che fino alla metà di settembre il tasso di occupazione degli hotel cittadini è stato superiore all’80%. Numeri ancor più alti per l’isola del Lido, dove si svolge la Mostra. Dopo una stagione estiva deludente, a partire dalla seconda metà di agosto il tasso di occupazione delle camere ha raggiunto il 90%.
Discorso simile anche da parte dell’Aepe (Associazione dei bar e ristoranti cittadini). «Il periodo che abbiamo vissuto fino ad ora è stato difficilissimo – spiega il direttore Ernesto Pancin – tornare a lavorare è qualcosa che scalda i cuori. Non siamo ancora a pieno regime come nel 2019, siamo a poco più del 50% di incassi rispetto al 2019 ad eccezione di alcune giornate come Regata Storica e sfilate in città».
«Ad ogni modo, gli eventi internazionali di queste settimane hanno rafforzato questo andamento e ci hanno dato un’iniezione di energia che fa solo che bene per rientrare dai debiti contratti nell’ultimo anno e mezzo. Per uscire da questo incubo – continua Pancin - ci vorranno anni. Ma qualsiasi iniziativa che venga fatta da amministrazione o privati per rivitalizzare la città è benedetta».
Non è un caso allora che buona parte di questo rilancio arrivi proprio da una serie di eventi internazionali che hanno richiamato migliaia e migliaia di turisti.
E a differenza dei mesi scorsi, non si parla più (solo) di turismo di prossimità. Su tutti, la tre giorni di eventi firmata Dolce e Gabbana, che nelle scorse settimane ha deciso di ambientare a Venezia sfilate e presentazioni delle nuove linee. Uno show culminato con la sfilata ai piedi di Palazzo Ducale.
Ecco, secondo le stime del Comune e delle categorie un evento di tale portata ha provocato un indotto economico superiore a dieci milioni di euro.
E sì che mostra e sfilata di D&G sono stati solo gli ultimi grandi eventi, in ordine cronologico, organizzati a Venezia in questa estate 2021 di ripartenza dopo la crisi del Covid.
I primi sono stati la Biennale Architettura e il Salone Nautico, a maggio. Poi gli appuntamenti con nomi della moda come Valentino all’Arsenale e Yves Saint Laurent nell’isola della Certosa.
Per non parlare, a luglio, del G20 organizzato all’Arsenale con i ministri dell’Economia. E ancora: il Redentore con i suoi celebri fuochi d’artificio in bacino San Marco, il Premio Campiello, la Regata Storica, la Venice Glass Week e a Mestre il Festival della Politica.
Insomma, una ripartenza in grande stile accompagnata da previsioni economiche che, a livello nazionale, lasciano ben sperare per il futuro nonostante una fase di necessaria convivenza con la pandemia.
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