Il vicentino Massimo Carboniero è il neo presidente di Ucimu
VICENZA - E' decisamente positivo il bilancio 2015 dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha registrato incremento per tutti i principali indicatori economici: crescono produzione, consumo, consegne sul mercato interno e export.
Positive anche le previsioni per il 2016.
In ragione di ciò, l’industria italiana ha rafforzato la quarta posizione nella graduatoria mondiale dei produttori e si è confermata terza nella classifica degli esportatori.
In particolare, nel 2015, la produzione, cresciuta del 7,8%, si è attestata a 5.217 milioni di euro.
Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle consegne dei costruttori salite, del 15,3%, a 1.830 milioni, sia dalla ripresa delle esportazioni, tornate a crescere dopo due anni di arretramento, a 3.387 milioni, il 4,1% in più rispetto al 2014.
Il dato certamente più evidente, e confortante, è però relativo al consumo italiano che cresce, per il secondo anno consecutivo, in modo deciso, confermando la ripresa degli investimenti in sistemi di produzione anche nel nostro paese.
Con un incremento del 22,3%, il consumo si è attestato a 3.348 milioni di euro.
Questo, in sintesi, il quadro 2015 illustrato dal presidente uscente Luigi Galdabini, in occasione dell’annuale assemblea dei soci UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, cui sono intervenuti gli economisti Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis chiamati a confrontarsi sul tema Riforme, Ripresa, Rilancio - Europa e Italia.
Il positivo andamento dell’industria italiana di settore troverà conferma anche nel 2016, come emerge dai dati di previsione elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU.
In particolare, nel 2016, la produzione salirà, del 5,3%, a 5.495 milioni di euro.
Il consumo si attesterà a 3.535 milioni di euro, il 5,6% in più rispetto all’anno scorso, trainando sia le consegne dei costruttori, attese in crescita del 3,6% a 1.895 milioni, sia le importazioni (+8%).
L’export crescerà, del 6,3%, a 3.600 milioni, tornando dunque sui livelli record registrati dal settore.
Il rapporto export su produzione, ridimensionatosi nel 2014 per effetto della ripresa della domanda italiana, si attesterà al 65,5%.
Con riferimento ai mercati di sbocco del made in Italy settoriale, nel 2015, gli Stati Uniti sono risultati il primo mercato, seguiti da, Germania, Cina, Francia, Russia, Polonia, Regno Unito.
L’assemblea ha coinciso con il rinnovo delle cariche associative.
Designato a succedere a Luigi Galdabini alla presidenza di UCIMU è Massimo Carboniero.
Direttore generale e contitolare di OMERA, società leader nel settore della produzione di macchine utensili lavoranti con tecnologia a deformazione del metallo con sede a Chiuppano (VI), Massimo Carboniero, vicepresidente UCIMU dal 2008, guiderà l’associazione per il biennio 2016-2017.
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