Il vino Durello punta a essere il primo Doc italiano certificato “Biodiversity friend”
Il Consorzio del Lessini ha avviato l’iter di tre anni volto a verificare che i 400 ettari tra Verona e Vicenza rispettino e migliorino nel tempo i requisiti essenziali in materia di impatto dell’agricoltura sull’ecosistema
VERONA. Il vino Durello dei Lessini orientali punta a essere il primo Doc italiano certificato “Biodiversity friend”. Il Consorzio del Lessini Durello ha infatti avviato a maggio l’iter di tre anni volto a verificare che i 400 ettari vitati a vitigno Durella tra Verona e Vicenza rispettino e migliorino nel tempo i requisiti essenziali in materia di impatto dell’agricoltura sull’ecosistema.
Tre i parametri ambientali fondamentali oggetto: suolo, acqua e aria, indipendentemente dal tipo di viticoltura applicata. Analisi e monitoraggio affidati ai tecnici WBA (World Biodiversity Association), onlus con Comitato scientifico internazionale costituita presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona da naturalisti, botanici, zoologi e appassionati della natura impegnati nella conoscenza e conservazione degli hotspot di biodiversità in Italia e nel mondo. Il primo anno WBA farà le verifiche documentali e sul campo, poi seguirà il monitoraggio, con l’obiettivo di migliorare progressivamente lo scoring assegnato a ciascun viticoltore. L’organismo di controllo per la certificazione sarà Siquria spa.
«Siamo veramente felici di intraprendere questo percorso in quanto siamo sicuri che andrà a sottolineare la grande attenzione dei nostri viticoltori nei confronti dell’ambiente», dice Paolo Fiorini, presidente del Consorzio Lessini Durello e Monti Lessini, che conta 33 produttori associati tra aziende private e cantine cooperative, con una produzione di nicchia di circa un milione di bottiglie l’anno. «Questa certificazione non parla solo di vigneto, ma ha come focus l’interazione tra uomo e ambiente che sarà al centro dell’agenda europea dei prossimi anni. Siamo i primi ad aprire questa strada e siamo certi che altri ci seguiranno».
Spiega Guido Giacometti, amministratore delegato di Siquria: «Ritengo che la partnership tra Siquria e il Consorzio di Tutela Lessini Durello, per l’applicazione del protocollo Biodiversity Friend alla filiera del Lessini Durello DOC e del Monti Lessini DOC, sia anticipatrice di una visione da cui non si potrà tornare indietro. Coniugare la produzione agricola con la tutela dell’aria, dell’acqua, della fertilità dei suoli e del patrimonio genetico, garantendo all’agrosistema alti livelli di diversità biologica: in una parola, quella che oggi viene chiamata sostenibilità ambientale, economica e sociale. Questa certificazione, fondata su robuste basi tecnico scientifiche, è particolarmente rigorosa nel pretendere un miglioramento continuo delle performances ambientali delle aziende per poter mantenere la certificazione».
Lo spumante Durello si ottiene per almeno l’85% da uva durella, un antico vitigno autoctono di alta collina che cresce su suoli ampiamente basaltici, dove predominano rocce di origine vulcanica, tra Val d’Illasi, Val d’Alpone, Val di Chiampo, Valle dell’Agno e Val Leogra. Due le DOC a seconda del metodo di spumantizzazione: quello italiano (o charmat) del Lessini Durello, che rappresenta il 70% dei volumi, e quello classico del Monti Lessini con la rifermentazione in bottiglia. Il consumo è ampiamente locale: almeno il 70%, molto attraverso il canale horeca di bar e ristoranti di Verona e Vicenza.
E nel 2020 il numero di bottiglie del classico, che ha un valore economico medio pari a quasi cinque volte lo charmat, è aumentato del 20% grazie a una crescita dei consumi domestici rispetto all’ovvia contrazione del canale horeca. Un passo in avanti verso la maggiore conoscenza e valorizzazione di questo vino, che all’estero per ora va soprattutto in Germania, Norvegia, USA e Giappone, con un valore stimato dell’export tra il 5 e il 7% del totale.
Intanto riprendono gli eventi per la promozione. Il Consorzio del Lessini Durello sarà tra quelli partner di Vinitaly International per gli eventi Masterclass per gli operatori di settore, e per il pubblico all’Only Wine Festival di Città del Castello il 19 e 20 giugno, al Festival Spumantitalia a Garda 2-4 luglio, al Montagnana Wine Festival 9-11 luglio.
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