Abs, relazioni sindacali deteriorate e busta paga “dilazionata”: lavoratori verso lo sciopero

Nei prossimi giorni i lavoratori di Abs, 1.200 in tutto, incroceranno nuovamente le braccia per chiedere all’azienda di tornare al vecchio pagamento dello stipendio che oggi viene corrisposto in due tranche: prima la parte fissa, il mese successivo quella variabile. Il sindacato attacca: «Così è impossibile controllarla»

UDINE. A distanza di 10 mesi dall’ultima volta i lavoratori dell’Abs, la grande acciaieria del gruppo Danieli con sede a Cargnacco, si preparano a incrociare nuovamente le braccia. A spingerli verso lo sciopero, votato a larga maggioranza nel corso di un corposo valzer di assemblee – oltre 20 quelle tenute dai sindacati il 24, 25 e 26 novembre 2021 – sono le mancate risposte dell’azienda rispetto ad alcune richieste avanzate da dipendenti e parti sociali a inizio anno. In particolare, la rimodulazione della busta paga, che dallo scorso 29 gennaio Abs corrisponde parzialmente “in differita”: prima viene accreditata la paga base, il mese successivo la quota variabile.

Una modalità introdotta dall’azienda senza alcun accordo sindacale che aveva spinto i lavoratori a scioperare strappando ai vertici di Abs l’impegno a rivedere la modalità di pagamento. 

Risultato: «Così non è stato. Abbiamo proclamato l’agitazione sindacale, tentato il raffreddamento, ma l’azienda non ha fatto alcun passo avanti, non ci ha proposto a dispetto delle promesse alcuna soluzione, e così siamo tornati in assemblea dove i lavoratori si sono dimostrati determinati a proseguire la protesta» spiega Francesco Barbaro segretario di Fim Cisl Udine. 

Confermato dunque lo stato di agitazione, il sindacato annuncia ora anche il primo pacchetto di sciopero che porterà i lavoratori a incrociare le braccia, a sorpresa, entro le prossime due settimane. Direttamente interessati dalla nuova modalità di erogazione della busta sono in particolare gli 850 lavoratori a turno, ma sul tavolo della vertenza non c’è solo il cedolino e dunque, l’auspicio delle parti sociali è che a mobilitarsi siano tutti i 1.200 dipendenti di Abs. 

Francesco Barbaro, segretario Fim Cisl Udine
Francesco Barbaro, segretario Fim Cisl Udine

Continua Barbaro: «Le Rsu lamentano da tempo il fatto che l’azienda ormai usa gli incontri sindacali solo per comunicare decisioni già prese, azzerando così ogni possibilità di confronto. A questo si aggiunge poi il mancato rispetto degli obblighi contrattuali relativi al diritto soggettivo alla formazione, al premio di risultato, pagato sì, ma senza illustrare i dati sulla base dei quali è stato calcolato. Insomma – conclude il sindacalista – manca trasparenza nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori e dei dipendenti, trasparenza e chiarezza che chiediamo siano ristabilite al più presto». 

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