Acciaio green, Pittini investe 63 milioni di euro in Ferriere Nord e Acciaierie di Verona

Dal Mimit il via libera all’accordo di sviluppo. Interessati gli stabilimenti friulani e veneti del gruppo

Elena Del Giudice

«Il nostro obiettivo è essere all’avanguardia nella produzione sostenibile dell’acciaio». Così Federico Pittini alla presentazione del bilancio di sostenibilità del gruppo che ha il proprio headquarters a Osoppo, e che ufficializza oggi un nuovo step di investimenti finalizzati, per l’appunto, alla sostenibilità. Parliamo del progetto Resteel che ha come obiettivo quello di migliorare l’impatto ambientale degli stabilimenti di Ferriere Nord e Acciaierie di Verona, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. Il programma di investimenti vale oltre 63,5 milioni di euro, che si sommano alla cinquantina di milioni già impegnati negli stabilimenti di Siderpotenza, altra società del gruppo, e si declina in 5 progetti ambientali che coinvolgeranno gli stabilimenti di Osoppo e Verona, specializzati nella produzione di tondo in barre e in rotoli, vergella, reti elettrosaldate e tralicci. Resteel è il cuore dell’accordo di sviluppo, approvato ieri dal Mimit con la firma del ministro Alfonso Urso, e prevede, per lo stabilimento friulano, la realizzazione di un sistema che garantirà maggior efficienza energetica per il trasferimento delle billette calde dal reparto acciaieria al reparto di laminazione e interventi di insonorizzazione dei fabbricati, nell’ottica di un minor impatto acustico.

Nel sito veneto di Acciaierie di Verona, i progetti di investimento prevedono l’adozione di sistemi di trattamento delle acque a circuito chiuso o semichiuso in ambito acciaieria finalizzato alla riduzione del prelievo di acqua, un nuovo impianto per la produzione di ossigeno ad elevata efficienza energetica e l’insonorizzazione dei fabbricati industriali.

Il ministero delle Imprese e del made in Italy, «giudicando il programma di sviluppo proposto di particolare rilevanza strategica in relazione al contesto territoriale e al sistema produttivo interessato - si legge nella nota del Mimit -, sosterrà l’investimento con la concessione di 20,7 milioni di euro di agevolazioni. La Regione Friuli Venezia Giulia, in considerazione dei riflessi positivi dell’accordo sull’innalzamento del livello di tutela ambientale del territorio, concederà 570 mila euro di agevolazioni per le iniziative da realizzare a Osoppo». L’accordo di programma sarà gestito da Invitalia che, per conto del ministero, svolgerà l’istruttoria per l’eventuale ammissione alle agevolazioni.

Il gruppo Pittini, primo produttore italiano di acciai lunghi laminati a caldo destinati all’edilizia e all’industria meccanica con oltre 3.300 tonnellate l’anno, un giro d’affari che supera i 2,5 miliardi di euro - traguardo raggiunto dopo l’acquisizione, perfezionata lo scorso anno, della tedesca Steelag Gmbh, azienda leader sui mercati dell’Europa centrale nel campo degli elettrosaldati e dei prodotti derivati dalla vergella nei settori delle costruzioni e dell’industria meccanica - occupa circa 2.500 addetti e copre, con le proprie aziende, l’intero ciclo produttivo: dai materiali ferrosi riciclati fino alla realizzazione di acciai per l’edilizia e la meccanica, trafilati e fili per saldatura.

Pittini «ha avviato diversi anni fa un piano strategico relativo alla sostenibilità ambientale di tutti gli stabilimenti - aveva dichiarato Federico Pittini al nostro giornale -. Essendo un gruppo siderurgico, quindi fortemente energivoro, abbiamo ricercato e adottato prima di altri settori una serie di strategie per poter ridurre i consumi energetici e reinserire nel processo produttivo eventuali sottoprodotti. L’economia circolare, per un gruppo come il nostro, è da sempre parte da sempre del processo produttivo».

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