Acqua Norda, via libera al concordato: entrano i fondi Clessidra Restructuring Fund e Magnetar
L’ingresso dei fondi d’investimento porta in dote 50 milioni che consentiranno il rilancio del gruppo

VICENZA. Via libera all’ingresso dei fondi Clessidra Restructuring Fund e Magnetar in Acque minerali d'Italia, gruppo in concordato che tra i suoi marchi conta anche Norda e dunque lo stabilimento di Valli del Pasubio nel vicentino, dove viene imbottigliata l’acqua che sgorga dalla sorgente a 1.793 metri sul Monte Baffelàn. Ora il gruppo può guardare al futuro con maggiore serenità grazie al percorso di rilancio che i nuovi azionisti, insieme all’attuale proprietà, si preparano ad attuare iniettando risorse finanziarie per ben 50 milioni di euro.
Il tribunale di Milano ha dato infatti parare favorevole all’omologa del concordato preventivo, dopo che, lo scorso 26 settembre, era stata l’adunanza dei creditori a promuovere il piano.
Ad annunciare il buon esito della procedura è stato lo stesso gruppo delle acque minerali in una nota sottolineando d’aver conservato lungo tutto il periodo della procedura (avviata nel 2019) «l’operatività nei diversi siti di produzione che ha in tutta Italia, dove controlla 27 fonti e 8 stabilimenti in cui lavorano oltre 300 dipendenti. Dall’avvio del concordato, nonostante anche il periodo pandemico, AMI ha mantenuto la sua posizione di leadership nel mercato delle acque minerali – vi si legge - in particolare nei canali HoReCa e Retail».
La proposta del Gruppo Ami, che oltre a Norda tra i suoi marchi conta anche Gaudianello e Sangemini, «è stata sostenuta dal fondo italiano Clessidra Restructuring Fund e da quello americano Magnetar che, tramite un intervento finanziario di oltre 50 milioni di euro, ne supporteranno il percorso di rilancio e sviluppo come nuovi azionisti insieme all'attuale proprietà».
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