Addio al re dell’oro vicentino, è morto Adriano Chimento

Il fondatore del distretto orafo, uno dei grandi capitani d’industria del Nordest è morto a Miami, con la sua azienda trainò la nascita e la crescita di Vicenza come una delle capitali mondiali della lavorazione dell’oro

La redazione
Adriano Chimento in mezzo ai suoi figli
Adriano Chimento in mezzo ai suoi figli

MIAMI. Se ne è andato Adriano Chimento. L’imprenditore orafo, il simbolo di una generazione di maestri del metallo preziosi e di un distretto che è stato per oltre un ventennio la capitale mondiale della lavorazione dell’oro. Chimento, aveva 81 anni e si è spento a Miami, dove viveva con la moglie Teresa Romio.

Chimento è stato uno dei grandi del Nordest delle imprese, un grande fautore del distretto orafo vicentino, dove la sua azienda ha trainato miriadi di piccoli e medi laboratori.

Per oltre quarant’anni la sua Chimento Gioielli Spa, il cui nome campeggiava sul grande stabilimento a Grisignano di Zocco, visibile percorrendo la A4, è stata un faro per il settore. Poi la crisi del gioiello, l’avanzata di paesi a basso costo di manodopera, avevano messo in crisi il distretto decimando le aziende. All’apice del suo fulgore Chimento Gioielli aveva un fatturato di quasi 60 milioni di euro, 200 dipendenti con 18 agenti monomandatari solo in Italia.

L’azienda ha ottenuto il concordato liquidatorio nel 2016. Chimento lascia due figli, Federica e Mario, che prosegue l’attività di famiglia nel vicentino, e gli amati nipoti.

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