Adesione oltre il 75% allo sciopero in Abs: acciaieria ferma
I lavoratori chiedono all’azienda il ripristino delle relazioni sindacali, deteriorate nel corso degli ultimi mesi, e la revisione delle modalità di pagamento della busta paga nonché una valutazione comune sui carichi di lavoro.

POZZUOLO DEL FRIULI. Adesione massiccia dei lavoratori di Abs, la grande acciaieria del gruppo Danieli che a Cargnacco, in comune di Pozzuolo del Friuli, alle porte di Udine, dà lavoro a circa 1.200 persone di cui 750 turnisti. I diretti alla produzione hanno detto sì alla mobilitazione e incrociato le braccia, martedì 30 novembre, in gran numero, sfiorando la quota del 75%, così alta da non consentire l’avvio dell’acciaieria.
Fuori dall’ingresso dell’azienda rappresentanti sindacali e lavoratori hanno animato un presidio con bandiere, musica e qualche fumogeno a sottolineare la loro presenza, determinati ad andare avanti finché l’azienda non tornerà a discutere le tante questioni poste sul tavolo: dalla modalità di pagamento dello stipendio, “un rebus” a sentire i sindacalisti, ai criteri per la formazione del premio di risultato, passando e carichi di lavoro, formazione e non ultimo relazioni sindacali. Temi messi in fila dai segretari provinciali di categoria: David Bassi (Fiom Cgil), Francesco Barbaro (Fim Cisl) e Giorgio Spelat (Uilm Uil).

«Chiediamo l’adozione di un sistema di buste paghe facilmente leggibile per i lavoratori che oggi lamentano difficoltà a interpretarne le varie voci. E’ come risolvere un rebus. Molti non sanno cosa ci sia dentro – denuncia Barbaro -. C’è poi il tema degli organici e dei carichi di lavoro, questi ultimi spesso eccessivi al punto, riteniamo, di rischiare di compromettere la salute dei lavoratori. E ancora, il bonus di produzione: l’azienda – prosegue Barbaro – lo paga senza contrattare con il sindacato penalizzando i lavoratori che usano i congedi per la donazione sangue, la legge 104 e la malattia».
L’auspicio è che lo sciopero, il secondo quest’anno dopo lo stop di febbraio, spinga l’azienda a tendere una mano alla controparte. «Speriamo Abs si dimostri disponibile a incontrarci e a chiarire i contenuti della richieste che abbiamo avanzato nei giorni scorsi. Se questa disponibilità non dovesse arrivare – conclude Barbaro insieme ai colleghi Bassi e Spelat – continueremo con gli scioperi».
maura.dellecase@gnn.it
Riproduzione riservata © il Nord Est