Agrusti, cauto ottimismo, «L’industria del Fvg è in grado di resistere»

«Il sistema industriale tiene e le previsioni, da qui a fine anno, sono incoraggianti». È un quadro ottimistico quello tracciato ieri mattina a Pordenone dal presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti nel corso della conferenza stampa che precede la pausa estiva. «Non ci sono crisi aziendali in corso nel territorio – ancora Agrusti - ad eccezione di quella della Tirso di Trieste, ma come è accaduto per la Wärtsilä, con la Regione e le organizzazioni sindacali abbiamo individuato una soluzione che speriamo vada in porto entro il prossimo settembre, non solo salvaguardando l’occupazione ma creandone di nuova, soprattutto femminile».
Un altro indicatore che induce a cauto ottimismo è il dato sulle ore di cassa integrazione (più 15 per cento), «un aumento contenuto, intelligente e conservativo – ancora Agrusti - che consente a tutto il sistema produttivo di mantenere capacità di vendita ed esportazione nella difficile situazione geopolitica in cui sono scomparse le relazioni con la Russia, le difficoltà di rapporti con la Cina appaiono evidenti e Paesi europei come la Germania– con l’Italia che è un pezzo integrato dell’economia tedesca – sono in recessione».
Guardando all’autunno, Agrusti ha inoltre accennato a una «fase di relativa tranquillità» per l’Electrolux, ribadendo in generale una tenuta complessiva del sistema che deriva dalla diversificazione del tessuto industriale e dalla presenza di grandi produttori come Fincantieri. «Cito il solo esempio di Marine Interiors a Pordenone, controllata del gruppo, 400 milioni di fatturato e 400 addetti circa, che coinvolge a sua volta la subfornitura del territorio in un’attività anticiclica, tenuto conto che Fincantieri stessa ha una proiezione di ordini da qui a dodici anni».
Le linee guida del piano decennale della manifattura che Confindustria Alto Adriatico sta sviluppando assieme a Regione e Camera di commercio di Pordenone-Udine saranno al centro dell’assemblea generale in programma il 27 settembre a Grado, interamente incentrata sul valore del “capitale umano”.
Il documento che traccerà il futuro sarà basato sull’ammodernamento del sistema industriale, la sua digitalizzazione e la creazione di imprese di prima generazione, per rendere ancor più attrattivo un territorio sul quale, già da alcuni anni, importanti player internazionali stanno investendo.
Agrusti ha citato in questo senso l’esempio della Colussi Ermes di Casarsa, in cui la multinazionale americana Middleby Corporation sta creando il più importante centro di competenza sulle macchine dell’agroalimentare del mondo.
Sul tavolo, ieri, con l’intervento del responsabile dell’area sicurezza di Confindustria Dario Trevisiol, anche salute e sicurezza sul lavoro. Gli infortuni sono in calo, ma non come si vorrebbe, riguardano soprattutto le cadute dall’alto e l’utilizzo di carrelli elevatori, coinvolgono per il 65 per cento lavoratori stranieri. Da qui un forte e concreto impegno associativo sia in termini formativi (anche decisamente innovativi) sia per l’introduzione di specifiche procedure e soluzioni tecnologiche.
E se Agrusti ha tracciato un bilancio di investimenti e crescita anche del sistema Its Alto Adriatico (che offre formazione di eccellenza post-diploma), degli sforzi per potenziare l’offerta formativa universitaria (e l’accoglienza degli studenti in spazi nuovi o riqualificati, con l’obiettivo di portare presto da 1.600 a duemila il numero di ragazzi che studiano a Pordenone) e renderla sempre più aderente alle necessità delle imprese, ha parlato il presidente del Consorzio Universitario di Pordenone, Paolo Candotti. Con un focus anche sull’avvio di nuovi corsi universitari, come quello di ingegneria industriale per l’energia, ma anche di dietistica e di igiene dentale.
Un accenno, a margine della conferenza stampa, alle tensioni del passato con Confindustria Udine, che Agrusti ha definito «in fase di rapido miglioramento» parlando di «una fase di collaborazione molto intensa», che non porterà comunque a una fusione.
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