Alu-Pro resiste alla crisi dell’edilizia: «Altre acquisizioni»

L’azienda di profili per vetrocamera ora è nel gruppo Fenzi Il presidente Brandolese: «Più grandi siamo, più forti siamo». Fino al 2023 per sei esercizi consecutivi crescita  del 10% all’anno

Giovanni Monforte
La sede dell’azienda Alu Pro di Noale produce distanziatori per vetrocamera
La sede dell’azienda Alu Pro di Noale produce distanziatori per vetrocamera

Nonostante la crisi dell’edilizia, che sta colpendo Germania e Francia, l’Alu-Pro continua a investire, esportando in 70 Paesi in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Cile.

L’azienda, che ha sede a Noale, produce profili distanziatori per vetrocamera destinati all’industria del vetro. Si tratta dei “canalini” che si trovano ormai in ogni finestra. In tutto il mondo esistono solo una decina di produttori.

L’Alu-Pro conta 360 dipendenti, suddivisi a metà tra lo stabilimento italiano e le tre sedi estere, in Polonia, Danimarca e Russia. Nel complesso, oltre 60 mila metri quadri di superficie produttiva. Una crescita notevole, se si pensa che la storia dell’Alu-Pro è iniziata in un capannone in affitto di mille metri quadri a Salzano. Era il 1992.

Lorenzo Brandolese e Marco Del Bianco, i due soci fondatori tuttora alla guida, lavoravano per una ditta parastatale, che produceva spaziatori per vetrocamera. Colsero l’opportunità di realizzarli in proprio, coinvolgendo alcuni partner che assicurassero sinergie di mercato. L’idea si rivelò vincente, tanto che nel 2002 si rese necessario il trasferimento in un sito produttivo più spazioso a Noale.

L’Alu-Po, con un fatturato consolidato di circa 140 milioni di euro, è stata inserita in una recente elaborazione di Nomisma tra le aziende con una forte crescita in termini di ricavi. L’indagine si è basata sui dati del 2023 e dei cinque anni precedenti. Un periodo che ha visto il fatturato dell’Alu-Pro crescere di circa il 10% annuo.

«Dopo l’investimento per la nuova fabbrica, abbiamo fatto continue acquisizioni», spiega il presidente Brandolese. «Dapprima abbiamo acquistato un’azienda in Danimarca, che produceva profili per vetrocamera con un know-how migliore del nostro. Abbiamo realizzato una sede in Polonia per coprire l’Est Europa, poi abbiamo investito in una grossa fabbrica in Russia. Abbiamo sempre investito. Siamo stati molto forti a livello commerciale e al mondo siamo i produttori con la gamma più ampia di questi profili».

Questi ingredienti hanno permesso all’Alu-Pro di avere delle buone performance, con una produzione elevata. La capogruppo Alu-Pro Srl nel 2023 ha registrato ricavi di 83,5 milioni (90 nel 2022) con un utile netto di 15,8 milioi (12,6 milioni l’anno prima).

Con una tale propensione all’export, negli ultimi tempi anche per Alu-Pro era impossibile non risentire nel volume d’affari (ma non negli utili) del contesto geopolitico sempre più tormentato. «Dallo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo avvertito anche noi una leggera diminuzione di fatturato e volumi», continua Brandolese.

«Vendiamo in tutto il mondo, bene in Nuova Zelanda e Asia, per cui riusciamo a lavorare lo stesso. Ma la preoccupazione per l’instabilità nel mondo c’è. In Europa l’edilizia si è fermata. Parlo della Germania, che è il nostro secondo mercato, della Francia, ma anche dell’Italia. In questa situazione, un privato prima di fare un mutuo per comprare casa ci pensa due volte. I margini sono rimasti uguali, perché abbiamo gamme di prodotto che stanno prendendo sempre più piede e che hanno marginalità migliori».

Nel frattempo, l’Alu-Pro è entrata a far parte di un grosso gruppo lombardo, Fenzi Group, che insieme fattura più di 500 milioni e produce prodotti complementari a quelli dell’azienda noalese, in particolare i sigillanti usati dalle vetrerie. «Più grandi siamo e più forti siamo. Attraverso questo gruppo, continuiamo a fare acquisizioni. Ne abbiamo fatta una anche qualche mese fa», conclude Brandolese. «In futuro come abbiamo sempre fatto, saremo in giro per il mondo con gli occhi aperti per cogliere le occasioni». —

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