Amazon ai commercianti veneti: «Paghiamo le tasse, produciamo occupazione e siamo al fianco delle Pmi»

Il ramo italiano della multinazionale al presidente veneto Bertin: «Nel 2019 pagati al fisco 234 milioni e investiti 1,8 miliardi»
VENEZIA. «Amazon contribuisce al gettito fiscale attraverso le tasse, sia dirette che indirette, che vengono riscosse dal Governo a seguito delle nostre attività sul territorio italiano. Nel 2019, i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia sono stati di 4,5 miliardi di euro, gli investimenti di 1,8 miliardi e il nostro contributo fiscale complessivo di 234 milioni».
 
Il colosso dell’e-commerce Usa risponde così all'intervento di Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto, pubblicato sul nostro giornale nei giorni scorsi, nel quale poneva l’attenzione sulla bassa tassazione dei cosiddetti “Gafa”, i quattro giganti del tech statunitense Google, Apple, Facebook, Amazon.
 
Un intervento cui la società di Jeff Bezos risponde con i numeri degli investimenti. «Dal 2015 abbiamo una stabile organizzazione in Italia che registra tutti i ricavi, le spese, i profitti e le imposte dovute in Italia per le vendite al dettaglio su Amazon.it – scrive l’azienda in una nota al nostro giornale -. Dal giorno in cui abbiamo lanciato Amazon in Italia ad oggi, abbiamo creduto nell'imprenditoria italiana e portato innovazione, investimenti e posti di lavoro. Amazon ha effettuato investimenti diretti nelle operazioni in Italia per oltre 5,8 miliardi dal 2010 al 2019 volti a costruire l'infrastruttura digitale e fisica per fornire prodotti e servizi a milioni di clienti italiani e ad aiutare lo sviluppo digitale delle oltre 14.000 piccole e medie imprese italiane che vendono attraverso Amazon».
 
Il presidente di Confcommercio Veneto nel suo intervento aveva ricordato come la ricchezza della società tech sia «basata, in buona misura, su un sistema fiscale che lascia le briciole nei Paesi dove il reddito viene prodotto in cambio di tasse bassissime in Paesi che non possono essere definiti paradisi fiscali ma che, come l’Irlanda, scambiano il favore fiscale con investimenti sul territorio». Bertin ha puntato il dito anche contro la “distruzione” di posti di lavoro che lo sviluppo dell’e-commerce porterebbe: «Ogni investimento infrastrutturale del colosso corrisponde alla creazione di qualche centinaio di posti di lavoro (le migliaia sono un caso), senza però rendersi conto che quei pochi nuovi posti ne distruggono in proporzione esponenziale nei negozi fisici».
 
La società di Seattle risponde di essere a fianco dell’imprenditoria italiana, non concorrente: «Nel 2019 le piccole e medie imprese hanno esportato prodotti italiani nel mondo per un valore superiore ai 500 milioni. Attraverso gli effetti dei nostri investimenti abbiamo creato oltre 120.000 nuovi posti di lavoro in Italia nel 2019».
 
Amazon ha circa una trentina di centri logistici in Italia, in Veneto è presente a Vigonza e Verona. Ma è nel Rodigino l’investimento più importante. Da poco sono terminati i lavori dell'hub di distribuzione tra i comuni di Castelguglielmo e San Bellino, uno dei più grandi poli in Europa. Amazon ha infatti iniziato il processo di selezione dei lavoratori: saranno circa 900 i posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall'avvio dell'attività. A questi si aggiungeranno gli stagionali per i picchi nelle consegne. La piattaforma logistica in provincia di Rovigo è costituita da un magazzino multipiano di 189mila metri quadri distribuiti su quattro livelli di cui 137mila utilizzati per stoccaggio robotizzato e altri 5.500 adibiti ad uffici. All’esterno ci sono parcheggi con oltre 830 posti auto e 120 posti camion.—
 

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