Angeloni, con Selcom balzo oltre i 100 milioni nelle fibre di carbonio
La società di Quarto d’Altino è di proprietà dei francesi di Fcg
recente l’acquisizione dell’azienda con sede a Vittorio Veneto. Dalle fabbriche in Italia (Veneto e Lombardia) della Angeloni esce la materie prima che poi ritroviamo nei marchi del segmento lusso dell’auto: Ferrari, Lamborghini, Bentley, Bugatti

Una crescita vertiginosa per la Angeloni di Quarto d’Altino, leader europeo nella commercializzazione di prodotti in fibra di carbonio. Negli ultimi due anni la società di proprietà della holding francese Fcg ha raddoppiato il fatturato, nonostante le difficoltà di reperire materie prime e le incognite scaturite dalla guerra in Ucraina.
Dalle fabbriche in Italia (Veneto e Lombardia) della Angeloni esce la materie prima che poi ritroviamo nei marchi del segmento lusso dell’auto (Ferrari, Lamborghini, Bentley, Bugatti), per la Pagani è unico fornitore. Grazie all’acquisizione, a ottobre, di un’azienda di Vittorio Veneto, la Selcom (36 milioni fatturato), il gruppo veneziano raggiunge i 102 milioni nel 2022. La stima per il 2023 è di superare i 113 milioni.
«È stato un anno positivo per noi - commenta Carlo Della Bona, amministratore delegato di Angeloni Group -. C’è ancora tensione sulla fibra di carbonio, stiamo attraversando una situazione più complicata rispetto ad altre sostanze chimiche. La fibra è ancora poco disponibile a livello internazionale, la reperibilità della materie prima è uno dei nostri limiti. Il mercato sta ancora crescendo, con meno spinta rispetto del passato. Attualmente assistiamo ad un calo in Asia per gli articoli sportivi ed energetici, ma che non impatta nei nostri conti».
I prodotti della Angeloni non sono solo destinati al settore automotive. La fibra di carbonio made in Italy viene utilizzata anche nello sport per creare tavole da surf, canoe, caschi, bici, sci. Senza dimenticare la nautica. Angeloni è attiva dal 1927, fondata dall’omonima famiglia a Mestre, inizialmente come attività di vendita di prodotti vernicianti al dettaglio. L’azienda si è poi evoluta negli anni 60 e 70, come distributore e quindi produzione.
Durante gli anni si è sviluppata cercando di essere sempre all’ avanguardia nella ricerca e distribuzione di nuovi prodotti. Oggi la distribuzione copre tutto il mondo, con una quota dell’export pari al 50%. Nel 2019 la famiglia Angeloni ha ceduto la società al fondo francese Fcg. I dipendenti sono 180, in continua crescita.
«Per noi ricopre molta importanza il settore della ricerca e sviluppo - ha proseguito Della Bona - il nostro laboratorio interno lavora continuamente allo sviluppo di nuovi materiali. Abbiamo sviluppato materiali speciali per la nuova Pagani Utopia e stiamo lavorando su nuove soluzioni per Ferrari. Nella nautica stiamo testando nuovi materiali per il segmento yacht e imbarcazioni racing a vela».
Recentemente si è aggiunta la trevigiana Selcom, fondata nel 1992 a Fregona, società attiva nella produzione di soluzioni multiassiali in fibre tecniche ad alto valore aggiunto. L’integrazione delle due realtà permette di offrire soluzioni innovative attraverso un ampliamento e completamento della gamma. L’unione di Angeloni Group e Selcom offre un catalogo di prodotti esteso: dai tessuti ai multiassiali, secchi e preimpregnati in fibra di carbonio e vetro, resine, materiali d’anima e consumabili.
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