Arclinea, il 2021 parte in accelerazione e risultati straordinari
Parla il ceo dell’azienda berica nota nel mondo per le innovazioni nell’arredamento: dagli elettrodomestici a incasso alle gole senza maniglie. Arclinea è in Design Holding, primo gruppo di design al mondo, ed opera sia nel retail che nel contract attraverso 20 monomarca

VICENZA. È stata una delle prime operazioni di rilievo nel mondo del design. Si tratta di Arclinea, l’acquisizione della maggioranza del marchio vicentino di cucine alto di gamma è del 2016 ad opera di B&B, con azionista Investindustrial poi diventato Design Holdin dopo l’accordo tra il fondo di Andrea Bonomi e Carlyle. Oggi l’azienda vicentina fa parte del primo gruppo di design al mondo ed opera sia nel retail che nel contract attraverso 20 monomarca e oltre 200 punti vendita qualificati multimarca.
«Arclinea si racconta dentro una storia produttiva quasi centenaria, continuando a mantenere un’identità precisa, fatta di valori inalterati: sapienza artigiana, innovazione, cura del dettaglio – dice il ceo di Arclinea Gianni Fortuna -. Grazie agli importanti investimenti in macchinari e software, compiuti negli ultimi 2 anni, l’azienda si è preparata alla crescita e allo stimolante lavoro in sinergia con B&B Italia in primis e poi con gli altri brand del Gruppo Design Holding: sviluppando una sempre maggiore qualità di prodotto e servizio e una riduzione del time to market. L’attenzione di sempre e la capillarità delle scelte gli ultimi anni, ci porta oggi a risultati sorprendenti. A metà del 2021, viviamo un momento di grande accelerazione, interna ed internazionale, del marchio: con risultati straordinariamente positivi e una crescita che ci fa ben sperare per il prossimo futuro».
Arclinea nasce nel 1925 per volontà del suo fondatore, Silvio Fortuna, nonno di Gianni, come azienda artigiana specializzata nella lavorazione del legno. Nel 1958, l’ingresso dei tre figli di Silvio, impone la svolta, un cambiamento che raccoglie le esigenze di un boom economico in divenire e che si realizza con la presentazione della prima cucina, Thea. “Da allora lo sviluppo di Arclinea va di pari passo con la presentazione di prodotti che hanno rappresentato delle vere e proprie innovazioni: nel 1963 la prima cucina con elettrodomestici incorporati e nel 1970 la prima cucina con gola, senza maniglia”.
La cucina per Arclinea cambi anche il paradigma dello spazio che diventa un luogo della casa da vivere, è uno strumento, funzione, ma anche luogo di condivisione. Una serie di innovazioni raccolgono la tradizione artigiana in un materiale come il legno con nuovi materiali e nuove tecnologie, per esempio con l’acciaio: materiale durevole, igienico, sempre attuale, da qualche anno innovato nell’utilizzo, grazie al processo che lo rende materico e caldo, il PVD.
Le innovazioni che ancora differenziano Arclinea (la cucina professionale e la cucina conviviale), il loro percorso di attualizzazione con concept di prodotto che hanno risposto ai mutamenti nei comportamenti del fruitore, spesso anticipandoli
Nel 1986 inizia la collaborazione con l’architetto Antonio Citterio, che ancora oggi, dopo 35 anni, riveste il ruolo di Art Director. Dalla collaborazione nascono prodotti che innovano il concetto di cucina e che ancora oggi sono i nostri best seller. Si tratta spesso di innovazioni che anticipano l’evoluzione degli spazi del cucinare, con uno sguardo globale, ma mantenendo sempre viva la grande tradizione italiana: attraverso il design più accurato di funzioni, materiali, forme. Italia, nel 1988, è la prima cucina disegnata da Citterio, la prima che porta nell’ambiente domestico i concetti della cucina professionale. Convivium, nel 2002, rivoluziona lo spazio, mettendo la cucina al centro della casa: luogo di relazioni e convivialità. Roberta Paolini
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