Aeroporto di Venezia, Ardian firma in esclusiva con Finint per rilevare le quote di Infravia e Dws

Ardian, che ha una comprovata esperienza nel settore e controlla tra le altre cose l’aeroporto di Heathrow avrebbe messo sul piatto oltre un miliardo di euro

La redazione

Il fondo francese Ardian ha firmato un accordo di esclusiva con la Finint sgr di Enrico Marchi per rilevare le quote degli aeroporti di Venezia, Verona e Brescia in mano al fondo francese Infravia (44%) e a quello tedesco Dws (44%) e sarebbe in trattative avanzate. Lo riporta il quotidiano “La Repubblica” sul suo sito Internet.
I due azionisti erano entrati nella società di gestione Save nel 2017 lanciando un’Opa per ritirarla dal mercato. Da tempo Marchi cerca di agevolare l’uscita di Infravia e Dws, che vogliono monetizzare il loro investimento.

In proposito Finint aveva cercato di costituire un fondo delle infrastrutture dove conferire Save, e aveva sondato la disponibilità di diversi fondi infrastrutturali tra cui Brookfield, Ifm e Swiss Life, senza però ricevere una proposta giudicata soddisfacente per tutti gli stakeholders.

Secondo fonti finanziarie, gli investitori si sarebbero spinti fino a un massimo di 900 milioni per Save, mentre Ardian — che ha una comprovata esperienza nel settore e controlla tra le altre cose l’aeroporto di Heathrow — avrebbe messo sul piatto oltre un miliardo di euro.
L’offerta di Ardian, che nell’operazione è assistita da Mediobanca, è stata però giudicata ancora inadeguata da Infravia e Dws, che invece sono assistite da Morgan Stanley e Rothschild.

L’aeroporto Marco Polo di Venezia nel 2024 è tornato su livelli che non vedeva dal 2019, con 11,6 milioni di passeggeri. Tuttavia Save a fine 2024 avrebbe ancora oltre 900 milioni di passività a fronte di poco meno di 140 milioni di margine lordo. E gli attuali soci che controllano l’88% di Save ambirebbero a una valutazione in linea con quella fatta nel 2017 che riconosceva a Save un multiplo pari a 15 volte il margine operativo lordo.
Ma le pretese dei due fondi si scontrano con un mercato più complesso e prudente che in passato — anche per l’aumento dei tassi d’interesse — e con una governance di Save che non giustificherebbe simili premi. Ardian invece avrebbe negoziato con Marchi discrete migliorie rispetto alla governance attuale, pur confermando la fiducia nell’ad Monica Scarpa, riuscendo a ottenere un’esclusiva di lungo termine per trattare con Finint.
Per massimizzare il prezzo Dws e Infravia avrebbero preferito aprire un processo competitivo, incaricando Morgan Stanley e Rothschild per raccogliere le manifestazioni d’interesse per una gara.

Tuttavia un’asta competitiva richiederebbe tempo, Infravia e Dws avrebbero interessi non perfettamente allineati, e l’eventuale vincitore dovrebbe comunque riuscire a negoziare una nuova governance con Finint.

Chi conosce da vicino l’operazione è pronto a scommettere che Ardian e i due fondi che controllano l’88% di Save potrebbero trovare un punto d’incontro.

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