Arredo-mobile: tra Veneto e Fvg il primo distretto del nostro Paese

Arredo-mobile, il Nordest consolida la leadership: il 47,1% del fatturato del settore viene realizzato tra Veneto e Friuli Venezia Giulia che, insieme al Trentino e con oltre 6,6 miliardi di ricavi l’anno, “doppiano” la Brianza.
A certificare il dato, il rapporto appena pubblicato e realizzato dall’Area studi di Mediobanca dedicato al comparto italiano del legno arredo che ha messo in cassaforte un altro anno all’insegna della crescita.
Il 2022 si è chiuso con un fatturato alla produzione di 56,6 miliardi di euro, +12,6% rispetto all’anno precedente, realizzati per quasi la metà lungo l’asse Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, tre regioni che insieme sono state in grado di generare vendite di legno e arredo per oltre 25 miliardi di euro, come detto poco meno della metà del totale nazionale.
La produzione del comparto è realizzata in gran parte da sistemi integrati di imprese, riunite in 11 distretti industriali collocati prevalentemente al Nord, che riuniscono le aziende più significative sia in termini dimensionali che di capacità di generare fatturato, imprese che ha fotografato nel dettaglio, per l’appunto, l’Area Studi Mediobanca con il Report dedicato ad arredo per la casa, l’ufficio e gli spazi per la collettività.
Il rapporto analizza i dati economico-finanziari di 286 aziende produttive nazionali con fatturato 2021 superiore a 10 milioni di euro. Identikit che vede il Nordest farla da padrone, con 149 unità produttive - più della metà del totale di quelle analizzate - e un giro d’affari pari a 6,6 miliardi, il 46,8% dei 14 miliardi di ricavi complessivi generati dai distretti nel 2021.
Il distretto più spallato a livello nazionale, più dell’area brianzola e di quella marchigiana, è il Legno arredo del Trevigiano e del Mobile Fvg che con 88 imprese genera vendite pari a 4,1 miliardi di euro (nel 2021).
Più piccolo, in Fvg, ma comunque sempre di grande significato è il distretto della sedia, forte di 7 imprese e per un totale di 521 milioni di ricavi. Dopo l’inchiodata pandemica, il legno arredo a Nordest è cresciuto senza soluzione di continuità. Da un -2,2% del 2020 sul 2019, le vendite hanno fatto un balzo in avanti l’anno successivo del +22,3% con una media 2019/2021 di +9,4%.
Dinamica simile per le esportazioni che dopo un -9,6% del 2020 sull’anno precedente hanno messo a segno un’accelerazione del +25,8% l’anno successivo e una media del +6,6% nel periodo.
Zoomando sui prodotti, nel 2020-2021 le migliori performance sono state quelle dei produttori di mobili per il bagno (+12,6%), di poltrone e divani (+12,1%) e dell’ outdoor (+12,1%) e ancora dei mobili in kit che nel periodo pandemico sono letteralmente esplosi (+22,7%).
Nel 2021 le esportazioni dei produttori di arredo a Nordest hanno pesato sui ricavi per il 55,2%, con un margine intensivo (relativo alla quota di fatturato che le sole imprese esportatrici riescono a realizzare all’estero) di 56,7% e un margine estensivo (la percentuale di imprese che vendono all’estero) di 92,6%.
Sul fronte dell’occupazione, nel quadrante orientale la variazione è stata positiva sia nel 2020 sul 2019 (+3,2%) che nel 2021 sul 2020 (+2,0%) consegnando una variazione media del periodo pari a +2,6%.
Allungando infine lo sguardo a fine anno, il fatturato del mobile italiano, anticipa Mediobanca, è atteso in crescita di un ulteriore 5%, trainato soprattutto dalla componente estera e dalla domanda di prodotti made in Italy in mercati importanti come Stati Uniti, Cina e altri Paesi asiatici.
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