Ascopiave firma con A2A: acquisiti 5.300 km di reti per 430 milioni di euro

L'operazione, che si inserisce in una strategia di espansione delle attività core business, porterà Ascopiave ad aumentare il numero dei punti di riconsegna (Pdr) gestiti di oltre il 50%, rafforzando significativamente la sua presenza nel Nord Italia

Roberta Paolini

Ascopiave firma un'operazione trasformativa. Ieri sera la multiutility di Pieve di Soligo, attiva nel gas e nelle energie rinnovabili, ha comunicato di aver raggiunto un accordo con A2A per l'acquisizione di un ampio portafoglio di asset nel settore della distribuzione del gas. L'operazione, che si inserisce in una strategia di espansione delle attività core business, porterà Ascopiave ad aumentare il numero dei punti di riconsegna (Pdr) gestiti di oltre il 50%, rafforzando significativamente la sua presenza nel Nord Italia.

Un ciclo importante

«Per Ascopiave questa operazione rappresenta il completamento di un ciclo importante, iniziato con l’operazione Leone del 19 dicembre 2019 insieme a Hera - ha spiegato Nicola Cecconato, presidente e ad della multiutility di Pieve di Soligo -. Esattamente cinque anni fa abbiamo deciso di uscire dalla parte retail per concentrarci sulla distribuzione del gas e sugli investimenti nelle energie rinnovabili».

I dettagli dell'operazione

Secondo i dettagli resi noti, Ascopiave ha formalizzato l'acquisto di circa 490 mila Pdr di distribuzione gas attualmente gestiti da due società interamente controllate da A2A: Unareti e Ld Reti. Gli asset coprono un'area vasta, comprendendo 148 comuni situati nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia e Lodi, con una rete complessiva di oltre 5.300 chilometri. Il valore della Rab (Regulated asset base) è di 397 milioni.

Struttura dell'operazione

L'operazione, descritta come strategica per entrambe le parti, è stata strutturata attraverso il conferimento del 100% delle reti cedute in una nuova società (NewCo). Successivamente, la totalità delle quote della NewCo è stata acquisita da Ascopiave. In termini di punti di riconsegna, Unareti contribuisce con 252.400 Pdr, mentre Ld Reti ne aggiunge ulteriori 238.600.

Il valore complessivo

Il valore complessivo dell’operazione è stato fissato a 430 milioni di euro, con un premio dell'8,1% sulla Rab, in linea con le condizioni di mercato. «Abbiamo eseguito il piano industriale che avevamo in mente e, anzi, nella distribuzione del gas abbiamo investito molto di più del previsto. Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi, stabilizzato la società nel business regolato e rafforzato la nostra situazione patrimoniale, offrendo garanzie solide alla compagine societaria e agli stakeholder. Con questa operazione, che include l’acquisizione di due rami d’azienda, accoglieremo 251 nuovi dipendenti» ha poi aggiunto Cecconato.

La provvista finanziaria

La provvista finanziaria necessaria per chiudere l'accordo è stata ottenuta da Ascopiave anche attraverso l'esercizio di un'opzione Put relativa alla cessione della quota detenuta in EstEnergy, società di vendita di energia in joint venture con il Gruppo Hera. Questa operazione ha consentito di liberare risorse finanziarie pari a 232 milioni di euro, ottenute dalla cessione dell’ultimo 25%. In precedenza, dalla cessione delle prime due tranche di capitale il gruppo guidato da Nicola Cecconato aveva incamerato circa 200 milioni.

Tempi e sviluppi futuri

La trattativa era stata avviata il 30 luglio 2024, quando A2A aveva comunicato di aver ricevuto un'offerta non vincolante da parte di Ascopiave. La scadenza iniziale per la conclusione delle negoziazioni era fissata al 15 dicembre 2024, ma è stata successivamente estesa al 24 dicembre 2024 per consentire alle parti di perfezionare i dettagli dell'accordo. «Dal punto di vista operativo, questa crescita ci permetterà di gestire oltre 20 mila chilometri di rete, 1,4 milioni di punti di riconsegna (Pdr) e una Rab complessiva di 1,3 miliardi di euro, consolidando ulteriormente la nostra posizione nel mercato» ha poi aggiunto ancora Cecconato.

Il closing dell’operazione dovrebbe essere tra circa sei mesi. «Oggi ci collochiamo - conclude Cecconato - tra la seconda e la terza posizione nel mercato della distribuzione del gas».

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