Ascopiave: in nuovo Piano al 2027 investimenti per 617 milioni
Il consiglio di amministrazione ha approvato il piano strategico 2024-2027 del gruppo indicando un obiettivo di indebitamento a fine piano pari a 435 milioni

Ricavi al 2027 per 260 milioni (contro i 181 attuali), un Ebitda di 139 milioni (44 milioni di euro in più rispetto al consuntivo 2023, pari a 95 milioni), un utile a quota 42 milioni (+ 5 milioni rispetto al 2023) e investimenti netti per 617 milioni tra il 2024 e il 2027.
Il cda di Ascopiave ha approvato il piano strategico 2024-2027 del gruppo indicando un obiettivo di indebitamento a fine piano pari a 435 milioni (rispetto agli attuali 389 milioni) con una leva finanziaria (rapporto Pfn/patrimonio netto) al 0,48 e disinvestimenti di partecipazioni di minoranza per 294 milioni tra 2024 e 2027.
Il cda ha proposto un dividendo di 0,14 euro per l'esercizio 2023 e presenta un programma di crescita dello stesso di un centesimo ogni anno fino al 2027. Il piano conferma le quattro direttrici strategiche già indicate nel piano approvato nel 2023: crescita nei core business tramite operazioni di M&A e la partecipazione alle gare per l'affidamento delle concessioni (Ascopiave fa sapere di avere già individuato alcune gare Atem a cui partecipare e di continuare a puntare sulle rinnovabili), diversificazione in settori sinergici come i gas verdi, l'efficienza energetica e il servizio idrico, efficienza economica ed operativa e innovazione.
Il Piano prevede anche uno «senario B» nel quale la società, diversamente dallo «scenario A» che non mette in agenda alcuna aggiudicazione, ipotizza invece che entro il 2027 il gruppo si aggiudichi quattro concessioni d'ambito. In questo caso i ricavi del 2027 arriverebbero a 282 milioni di euro, l'ebitda raggiungerebbe i 160 milioni, il risultato netto i 45 milioni e la Pfn si attesterebbe a quota 630 milioni. Tuttavia «allo stato attuale - si legge in una nota della società - il Gruppo ritiene che lo scenario di avvio di nuove gestioni di Ambito entro il 2027 sia da ritenersi meno probabile».
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