Ascopiave, trimestre col turbo. «Firma con A2A per Natale»
Nei nove mesi l’utile balza dell’84 per cento a 26,6 milioni, ricavi in crescita a doppia cifra. Cecconato: «Effetto positivo da rinnovabili ed eliminazione del tetto governativo sui prezzi»
«Puntiamo ad arrivare al signing sull’operazione A2A per Natale, per poi chiuderla entro i primi mesi del 2025. Attualmente siamo in data room e stiamo effettuando la due diligence. Per noi è un’operazione molto rilevante considerando che si tratta di circa 490 mila nuovi punti di riconsegna (PDR) che si aggiungeranno agli attuali 900 mila, prevalentemente nel Nordest. Con un aumento quasi proporzionale della nostra Rab che oggi ammonta a circa 840 milioni».
Il commento di Nicola Cecconato
Nicola Cecconato, presidente e amministratore delegato di Ascopiave, aggiunge questo angolo di futuro nel commentare i dati dei nove mesi della multiutility veneta. La Regulated Asset Base (RAB) rappresenta il valore degli asset su cui l'azienda può ottenere una remunerazione regolamentata e rispecchia gli investimenti effettuati per fornire il servizio ai consumatori.
Un’operazione trasformativa per Ascopiave
È evidente che per il core business di Ascopiave questa è un’operazione che trasformerebbe in maniera significativa la propria taglia sul mercato. Ma per Cecconato le opportunità possono essere anche altre: dopo il mega deal di Italgas su 2i Rete Gas, è possibile che la concorrenza chieda dei rimedi per aggiustare le quote di mercato del gruppo guidato da Paolo Gallo.
«Se dovesse avvenire e Italgas cedesse alcune aree geografiche di nostro interesse, potremmo certamente valutarle» anticipa Cecconato.
Risultati dei nove mesi al 30 settembre 2024
Tornando ai numeri dei nove mesi licenziati dal Cda, la multiutility veneta segna un bilancio positivo al 30 settembre, con una crescita su tutti i fronti. Il Gruppo ha chiuso con ricavi consolidati a 146,3 milioni, in aumento del 17% rispetto ai 125,2 milioni dello stesso periodo del 2023. Un incremento che riflette, in larga parte, l’effetto combinato di un rafforzamento delle tariffe nella distribuzione gas (+12,7 milioni) e della crescita della componente rinnovabile (+9,3 milioni).
A conferma di questa espansione, il margine operativo lordo (EBITDA) si attesta a 71,9 milioni, con una progressione di 16,3 milioni rispetto all’anno precedente. L’incremento è stato alimentato dalla ripresa del mercato energetico e dalla crescita produttiva delle fonti rinnovabili, su cui la società ha scommesso anche attraverso un ambizioso piano di investimenti.
«Il risultato finale – spiega il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato – ha mostrato un balzo dell’84%, a 26,6 milioni, raggiungendo quasi lo stesso utile dell'intero 2023. Anche la marginalità nel settore delle energie rinnovabili ha registrato risultati importanti, con un aumento del 76% nei ricavi e un margine operativo netto in crescita del 160,6%. L’aumento delle precipitazioni ha favorito la produzione di rinnovabili, considerando la forte incidenza che ha l’idroelettrico per noi e, parallelamente, l’eliminazione del tetto governativo sui prezzi ha avuto un impatto positivo».
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