Asem, fine anno da record e obiettivo 100 milioni nel 2022

Aperta a Bologna una nuova sede di R&S, i dipendenti a libro paga sono 240. L’ad Nicoloso: «Componenti permettendo, contiamo di consolidare il trend»

Maura Delle Case

ARTEGNA. Otto milioni di ordinato a novembre, sette a dicembre. Mai così tanti in due mesi per Asem. L’azienda di Artegna, attiva nel settore dell’automazione industriale, chiude il 2021 con un portafoglio ordini gonfio e un trend che, dovesse confermarsi nel resto dell’esercizio, la poterebbe a sfiorare i 100 milioni.

Un’accelerazione figlia dell’ingresso di Asem nella grande famiglia di Rockwell Automation, il colosso americano da 7 miliardi di dollari di ricavi che l’ha acquisita ormai quasi 2 anni or sono, e dell’arrivo in Friuli del nuovo Ceo, il manager italoamericano Greg Nicoloso, che ha subito impresso un nuovo passo all’azienda.

I primi risultati si sono visti a chiusura del bilancio 2020/2021, lo scorso settembre: i ricavi si sono attestati a 50,5 milioni di euro, con un Ebitda pari al 25%, in forte crescita rispetto ai 37,5 milioni dell’esercizio precedente. Ora, l’andamento del portafoglio conferma il trend e promette una crescita se possibile ancor più spinta. Proiettata la media mensile degli ordini sui 12 mesi, il traguardo dei 100 milioni pare davvero a portata di mano, non fosse per la difficoltà di reperimento delle materie prime, vero ostacolo alla traduzione di quel portafoglio in ricavi.

Oggi, il principale cruccio di Asem è infatti di poter concretizzare le commesse e tradurle in fatturato. Il problema è lo shortage dei componenti, «che continua a farsi sempre più pressante – dichiara Nicoloso – e per il 2022 non sembra destinato a venir meno, le previsioni infatti non sono rosee. Le aziende sono costrette a navigare a vista, in attesa che la situazione si sblocchi e che ritorni un po’ di normalità, consentendo così alle supply chain di ripristinare i ritmi standard».

L'ad di Asem, Greg Nicoloso
L'ad di Asem, Greg Nicoloso

Nonostante la situazione congiunturale, «Asem si sta gestendo e garantendo le consegne ai clienti con tempi leggermente allungati». Come detto, il trend del quarto trimestre 2021 (il primo dell’esercizio corrente per la società) è stato sostenuto.

«Prendiamo dicembre e consideriamo che l’ultimo mese dell’anno è tradizionalmente un mese non particolarmente brillante - sottolinea Nicoloso -. Bene, abbiamo chiuso a circa 7 milioni contro i 3,2 del 2020. Ora l’obiettivo è consolidare questa crescita e, in attesa che la crisi dei componenti sia superata, cercare di approvvigionarci al meglio, sfruttando i nostri canali».

E proseguire l’integrazione intercompany con Rockwell. Asem fornisce infatti i propri prodotti in brand-label alla capogruppo continuando in parallelo ad operare sul mercato in modo indipendente. In Italia e sempre più all’estero, dove l’azienda friulana punta a far crescere il proprio giro d’affari dal 20% al 50%.

Progetti che vanno a braccetto con l’ampliamento del sito produttivo di Artegna, che necessita di nuovi spazi e linee per soddisfare la richiesta crescente. Ha invece già aperto la nuova sede di Bologna, che si è affiancata alle altre due che Asem ha fuori dal Friuli, a Milano e Verona, e che sono interamente dedicate alla ricerca e sviluppo. Occupano alcune unità di personale che si aggiungono a quelle in forze ad Artegna, per un totale di 240 dipendenti. Anche questi, costantemente in crescita nel corso dell’ultimo anno. 

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