Asiago, crescita programmata per regolare l’offerta al 2026
Nel 2024 l’Asiago ha registrato a livello nazionale la migliore performance tra i formaggi duri e semiduri, con una crescita dell’8,9% a volume e del 6,2% a valore

Equilibrare domanda e offerta, così da evitare un abbattimento del valore del prodotto e premiare i produttori che investono maggiormente nella qualità: sono questi gli obiettivi del piano di crescita programmata attraverso la regolazione dell’offerta, avviato dal Consorzio di tutela formaggio Asiago, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026.
È la prima volta che, nel settore caseario, viene introdotto questo meccanismo di efficientamento che, secondo il Consorzio, sarà di stimolo per lo sviluppo dell’eccellenza e per il miglioramento continuo del prodotto: a ogni produttore viene assegnato un indice qualitativo, che influenza direttamente le assegnazioni, riconoscendo i produttori più virtuosi in base ai punteggi ottenuti durante verifiche periodiche del prodotto condotte da un panel indipendente di esperti di analisi sensoriale.
Il piano, inoltre, prevede la possibilità di agevolazioni per i piccoli produttori e i produttori storici, così da tutelare l’artigianalità e la biodiversità, come parte integrante del patrimonio culturale e produttivo locale.
Il piano si inserisce in un momento sostanzialmente positivo per il formaggio Asiago che, nel 2024, ha registrato a livello nazionale la migliore performance tra i formaggi duri e semiduri, con una crescita dell’8,9% a volume e del 6,2% a valore. Nel 2023, ultimo anno per cui sono disponibili i dati, erano state prodotte 1.516.568 forme di Asiago Dop, con un fatturato alla produzione di 160 milioni di euro, il 13,4% in più rispetto al 2022, a cui si accompagnava una crescita dell’export del 5,4%.
I dati relativi all’andamento del 2024 saranno disponibili nel mese di maggio, una volta che l’assemblea dei soci approverà il bilancio definitivo.
Per consolidare lo sviluppo di questa nicchia del settore caseario, il Consorzio di tutela ha deciso di varare questa rotta, che mira a creare le condizioni per una crescita equilibrata dell’offerta, con un sistema di controllo e incentivazione della qualità, assicurando condizioni di equilibrio rispetto alla domanda nazionale ed estera, prevenendo squilibri in un contesto di mercato particolarmente turbolento.
Il piano conferma l’impegno del Consorzio tutela formaggio Asiago a sostenere e valorizzare la produzione di montagna ribadendo il legame col territorio d’origine. Si promuove, inoltre, lo sviluppo di nuove nicchie di mercato, come il biologico e il kosher, oltre all’innovazione di prodotto in diversi formati: dal grattugiato, ai petali, dalle fettine ai cubetti.
«Nel prossimo biennio, con questo piano innovativo e dinamico, vogliamo incoraggiare sempre più i comportamenti virtuosi e dare evidenza a tutti i produttori che contribuiscono ogni giorno alla valorizzazione del formaggio Asiago – dichiara Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio –. Per affrontare le sfide future, è essenziale puntare su una qualità sempre più elevata e adottare strategie reattive e coordinate, capaci di cogliere l’evoluzione dei mercati ed esplorare nuove strade. Il potenziamento dell’export è fondamentale».
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