Aspiag aumenta il fatturato: superati i 2,7 miliardi di euro

Nel 2023 la concessionaria Despar ha visto crescere i ricavi del 6,3 per cento. Rissbacher: «Potenziati i rapporti con i fornitori locali per le filiere corte

Cresce più dell’inflazione il fatturato Despar a Nordest. Aspiag Service, la concessionaria del marchio in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia orientale, ha infatti chiuso il 2023 con un fatturato di 2,71 miliardi, in crescita del 6,3% sul 2022. Una crescita su cui ha inciso anche l’ulteriore espansione della rete, non tanto in Triveneto, quanto nell’area emiliano-romagnola e lombarda, dove lo sbarco di Despar è più recente.

Quattordici, nell’area in cui opera Aspiag, le aperture nel 2023 tra punti vendita a gestione diretta e negozi affiliati. Nove di queste sono ex novo, mentre in 5 casi si tratta di ristrutturazioni. Ammontano a 68 milioni gli investimenti 2023, a sostegno di una crescita che, come detto, guarda più verso le aree di presidio più recente, mentre in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige si punta più a consolidare una presenza già massiccia. Delle nove nuove aperture, in particolare, quella a gestione diretta sono in Romagna e in provincia di Cremona. Tutti affiliati invece i tre nuovi esercizi avviati in Triveneto, due in provincia di Padova (Ponso e Tribano) e uno a Udine centro. Complessivamente la rete Aspiag sale a 554 punti vendita, di cui 250 a gestione diretta. Più negozi comportano ovviamente un incremento anche degli occupati: in virtù di 405 assunzioni la forza lavoro sale a quota 9.285 dipendenti. Quasi 2 su 3 (il 63,4%) sono donne e in quasi 9 casi su 10 (88,5%) si tratta di contratti a tempo indeterminato. Elevato il livello di fidelizzazione, con un basso turnover in uscita.

Ad alimentare la crescita, secondo il presidente del comitato di gestione Christof Rissbacher, anche il potenziamento dei rapporti con i fornitori locali, con lo sviluppo delle filiere corte, l’andamento positivo dei prodotti a marchio (31% delle vendite) e della linea low cost S-budget (+18% sul 2022), sempre più ricercati dalla clientela come risposta alla crescita dei prezzi. Per quanto riguarda la filiera corta, il brand Sapori del Territorio raccoglie oggi 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali.

Prodotti locali «Sempre nella prospettiva di valorizzare le produzioni agroalimentari regionali – spiega Aspiag – si è rafforzata anche la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli che puntano a valorizzare i prodotti locali e certificati Dop, Igp e Stg e consentono di sostenere i prodotti regionali. I protocolli attivati a Nordest sono Veneto – The Land of Venice, Io sono Fvg, I love Trentino e Qualità Alto Adige. IL SOCIALE Sul fronte del contenimento dei prezzi e dell’impegno sociale, da sottolineare i trecento prezzi a prodotto bloccato del trimestre anti-inflazione (parliamo del periodo ottobre-dicembre), i fondi per circa 1 milione devoluti per raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni, le collaborazioni con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione di prodotti alimentari invenduti, in tutto 1.460 tonnellate, che hanno consentito la preparazione di circa 3,2 milioni di pasti destinati a persone e famiglie in difficoltà.—

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