Aster Coop, nuovo piano industriale per la leader della logistica

La cooperativa chiude il ‘21 con 43,9 milioni di euro di ricavi ed eroga un premio di risultato ai suoi soci lavoratori di 40 nazionalità diverse. «L’integrazione, per noi, è già una realtà»

Elena Del Giudice

UDINE. Nuovo piano industriale a settembre «per definire un nuovo step di crescita, anche attraverso acquisizioni». A dirlo Claudio Macorig, presidente del consiglio di gestione di Aster Coop, la cooperativa specializzata nella logistica che già nel ’21 - con un trend positivo anche per il primo semestre di quest’anno - ha chiuso il bilancio con il segno più.

«Il ricavi hanno raggiunto i 43,9 milioni di euro - indica il dato Macorig -, il patrimonio aziendale si è rafforzato ulteriormente, il Mol è di 1,32 milioni e l’utile netto ha superato il mezzo milione di euro». E soprattutto «abbiamo erogato un premio di risultato legato all’esercizio 2021 per 804 mila euro» destinato ai soci lavoratori. Sono 850 quelli di Aster Coop, mentre gli addetti - considerando anche le collegate - salgono a 1.230 e i ricavi superano i 60 milioni.

Claudio Macorig
Claudio Macorig

«Siamo una cooperativa - sottolinea Macorig - quindi i soci lavoratori sono per noi una risorsa importante» declinando nei fatti valori come «l’inclusione sociale» che non è solo un’aspirazione ma un fatto in una società che impiega «persone di 40 nazionalità diverse. L’inclusione è uno degli obiettivi di Agenda 2030, insieme alla riduzione delle disuguaglianze - ancora il presidente -, e per noi sono una realtà». “La” realtà «che ha reso possibili i risultati raggiunti da Aster Coop», sottolinea Macorig.

La logistica nella sua accezione più ampia, è il core business di Aster Coop, nata negli anni 70 all’interno del mercato ortofrutticolo di via Volturno a Udine e diventata, un decennio più tardi, un’azienda che si muove sul mercato nazionale «grazie in particolare ad alcuni importanti clienti storici come Electrolux Logistics Italy, Electrolux Professional, Komatsu, Taghleef per quel che riguarda apparecchiature e macchinari - spiega Macorig - mentre, nel settore alimentare, lavoriamo con Sanpellegrino, Conad, Coop Alleanza 3.0». Altro settore di riferimento è il farmaceutico «grazie a magazzini coibentati nei quali è possibile gestire merci a temperatura controllata (range di utilizzo dai -25 gradi centigradi ai +16°) fondamentali per la conservazione di farmaci per i quali la catena del freddo è a volte indispensabile», spiega ancora il presidente.

E vista la competenza in questo settore, ecco che Aster Coop ha debuttato, ormai 15 anni fa, anche nel settore del vino «con una cantina a temperatura e umidità controllata da oltre 5 mila metri quadrati, grazie alla quale gestiamo per i nostri clienti, che sono aziende vitivinicole del Fvg, la fase dell’affinamento del vino in cantina e tutta la catena logistica». E nella cantina di Aster Coop hanno iniziato a trovare posto «anche le birre prodotte da birrifici artigianali del territorio».

Pandemia, ripartenza, choc della logistica si sono riverberati sull’attività della Coop, ovviamente. «Risentiamo del clima di incertezza che investe i diversi settori produttivi - conferma Macorig - alle prese con i problemi legati alle forniture di componenti e materie prime a cui si sono sommati quelli legati ai costi di energia e gas che hanno determinato, e continuano a provocare ancora oggi, situazioni di discontinuità produttiva. Abbiamo clienti che non riescono a definire una programmazione di medio periodo e questo genera difficoltà di pianificazione anche a noi. Nonostante tutto questo si percepisce l’esistenza di una domanda ancora molto forte la cui risposta è condizionata da quel che dicevamo circa componenti, materie prime e costi. Ma l’esistenza di questa domanda ci fa essere fiduciosi circa un trend comunque di crescita».

Nel futuro prossimo di Aster Coop «le nuove linee strategiche che approveremo a fine estate - anticipa Macorig - che delineeranno il percorso» anche di espansione territoriale. «Abbiamo raggiunto le Marche e immaginiamo di avanzare ancora», sia attraverso acquisizioni «che con la costituzione di reti d’impresa».

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