Athena, la multinazionale vicentina che serve Ktm spinge sul mercato Usa: operativo lo stabilimento in Tennessee

Ad oggi l’area del Canada, Messico, USA rappresenta una considerevole parte del giro d’affari complessivo del Gruppo Athena (146,8 milioni di euro nel 2021, +4,8% sul 2020, +13,8% sul 2019). L’investimento nel nuovo sito produttivo in Nord America si aggiunge a quelli fatti in altri continenti

Federico Piazza

È operativo a pieno regime il nuovo sito produttivo statunitense di Athena, la “piccola” multinazionale vicentina della ricambistica (aftermarket) e componentistica primo impianto (OEM) auto, moto e navale. Dal quartiere generale di Alonte l’azienda conferma infatti che lo stabilimento in Tennessee della controllata Athena SCE Inc., avviato nel 2019 e integrato nel 2021 con un moderno magazzino e avanzate tecnologie produttive, è «fully operational».

«L’investimento in USA è uno step molto importante – dichiara Gilberto Mancassola, seconda generazione della proprietà del Gruppo Athena e General Manager della divisione aftermarket di Athena – per sviluppare l’internazionalizzazione in Nord America, un mercato ad alto potenziale, in una logica innanzitutto di consolidamento della nostra presenza per servire più da vicino i clienti con catene di fornitura più brevi e un team tecnico in loco. Creando così i presupposti per ulteriore crescita. Lo stabilimento vicino a Nashville – spiega Mancassola – produrrà guarnizioni innanzitutto per l’aftermarket locale di ricambi per motori moto, auto e marini, e in prospettiva anche componenti primo impianto».

Ad oggi l’area USMCA (Canada, Messico, USA) rappresenta una considerevole parte del giro d’affari complessivo del Gruppo Athena (146,8 milioni di euro nel 2021, +4,8% sul 2020, +13,8% sul 2019). L’investimento nel nuovo sito produttivo in Nord America si aggiunge a quelli fatti in altri continenti durante un percorso di internazionalizzazione che per Athena prosegue da oltre vent’anni. Il Gruppo, oltre che con quattro unità industriali in Italia (tre nel Basso Vicentino e una in Puglia), opera direttamente anche in Brasile (dal 1998, stabilimento nello Stato di Santa Caterina), India (produzione a Bangalore dal 2009), Cina (sede distributiva dal 2016 a Hangzhou vicino a Shanghai), Spagna (distribuzione aftermarket per il mercato iberico a Barcellona dal 2009).

Athena è nata nel 1973 ad Alonte, nel garage di casa del fondatore ed attuale presidente Giovanni Mancassola, facendo tranciature di guarnizioni per produttori veneti di pompe e compressori. Poi, nel corso degli anni, la diversificazione di prodotti e settori. Oggi sono quattro le divisioni: Industries, Parts, Electronics, Sportech. Più di 800 i dipendenti nel 2022, in continua crescita, di cui oltre 500 ad Alonte dove ha sede la direzione e il cuore industriale, R&S e testing prodotti del Gruppo.

Il core business produttivo è quello delle guarnizioni e dei tranciati metallici, innanzitutto come fornitore di primi equipaggiamenti (OEM) di guarnizioni per tenuta motori, pistoni, cilindri, alberi e bielle per auto, moto, camion, macchine agricole, movimento terra, navale, compressori, impianti di refrigerazione e riscaldamento, etc. Questa è l’area della divisione Industries, che ha come clienti diretti i grandi produttori europei, asiatici e americani di vari settori, moto e auto in testa.

«Oggi assistiamo a un effettivo accorciamento delle catene del valore in ambito industriale, per esigenze di riduzione dei costi di trasporto e dei tempi di consegna e di sicurezza degli approvvigionamenti», osserva Gilberto Mancassola. «Quindi sempre più occorre essere presenti con capacità produttiva localizzata in Europa, Asia, Nord America, Sud America. Questo trend ci sta beneficiando nei diversi continenti: per esempio siamo riusciti ad acquisire contratti da grandi multinazionali europee ed americane che privilegiano fornitori locali nelle diverse macro aree geografiche».

La divisione Parts di ricambistica, sviluppata a partire dagli anni ’80 con linee di prodotti mutati dal primo equipaggiamento e focus su meccanica motore, è quella che è cresciuta di più negli ultimi anni. «Nell’aftermarket abbiamo sperimentato aumenti a doppia cifra delle vendite», spiega

Mancassola. «Siamo il market leader riconosciuto a livello globale nei ricambi moto, sia come marchio sia per ampiezza del catalogo prodotti. E abbiamo implementato anche una gamma per motori marini, auto, truck, macchine agricole, moto da neve. Inoltre – sottolinea Mancassola – molto importante è il mondo del racing motociclistico, soprattutto off road, sia primo impianto sia after market, con collaborazioni importanti con aziende e team corse che ci consentono di fare sviluppi tecnologici e coprogettazione. Per esempio siamo fornitori OEM di KTM, una partnership sviluppata dalla collaborazione avviata circa 15 anni fa con il grande pilota di motocross Tony Cairoli. E da parecchio tempo anche di Fantic, ora anche del team enduro, così come collaboriamo con il team di motocross Red Bull GASGAS Factory Racing e con la Federazione Francese di Motociclismo per i componenti elettronici GET del Campionato Superbike categoria OGP».

La business unit Electronics, nata nel primo decennio del 2000, lavora infatti oggi molto nel racing: «Produciamo centraline di controllo motore sia per l’aftermarket sia, per primo impianto in co-progettazione con i clienti, oltre a sviluppare soluzioni di data acquisition per analisi telemetrica delle performance motoristiche». Infine c’è la divisione commerciale Sportech, specializzata in prodotti di vari marchi per le due ruote moto e e-bike, e anche in elettronica di consumo («per esempio tra il 2010 e il 2015 c’è stato il boom delle telecamere Go-Pro»), monopattini, abbigliamento tecnico, tuning.

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