Autogrill-Dufry, firmato l’accordo per la fusione. Edizione sarà socio di riferimento con il 20/25 per cento
Alessandro Benetton sarà presidente onorario: «Abbiamo creato il campione mondiale del settore»
TREVISO. Il matrimonio tra Autogrill e Dufry si farà. A conferma delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, le due società hanno raggiunto un accordo in virtù del quale Dufry acquisirà Autogrill tramite un’offerta di acquisto e scambio che punta a ritirare il titolo dal mercato. Edizione, controllante della società italiana (ha in mano il 50,3%), ha già detto che aderirà in titoli, diventando il primo socio del nuovo colosso che nascerà dall’operazione con una quota che oscilla tra il 20% e il 25,2% a seconda dell’esito dell’offerta.
Nascerà un nuova realtà con ricavi combinati per oltre 12 miliardi di euro e un Ebitda di circa 1,3 miliardi (considerando il dato 2019, prima cioè che la pandemia si abbattesse sui trasporti). Agli azionisti vengono offerte 0,158 azioni Dufry di nuova emissione o, in alternativa, 6,33 euro in contanti. Il titolo Autogrill si è immediatamente adeguato a questo valore, a sconto rispetto alla chiusura di venerdì, chiudendo dunque in calo del 7,6%. «Chi sperava in un'offerta superiore ai prezzi di mercato è deluso, poiché il concambio, basato sui prezzi di chiusura di venerdì scorso, valuta Autogrill solamente 4,97 euro per azione», dice sottolinea in una nota la società di brokeraggio Bestinver. «Riteniamo pertanto che gli azionisti di minoranza sceglieranno prevalentemente l'opzione in contanti, che offre loro un valore di 6,33 euro per azione», si legge ancora.
Alessandro Benetton sarà presidente onorario, mentre Juan Carlos Torres, presidente esecutivo della società svizzera, sarà confermato nel ruolo nella nuova realtà. Enrico Laghi, ad di Edizione, ricoprirà invece il ruolo di vice presidente insieme a Paolo Roverato, che a seguito dell’operazione passa da presidente alla poltrona di ad di Autogrill. Gianmario Tondato da Ruos, ad trevigiano del gruppo della ristorazione e grande tessitore di relazioni a livello internazionale, assumerà la carica di presidente esecutivo dell’integrazione delle attività Usa, vale a dire il cuore del gruppo. Il numero uno di Dufry, Xavier Rossinyol, resterà invece a capo del gruppo dopo l’integrazione.
La fusione con Dufry segna «la fine di un'era e l'inizio di un nuovo viaggio», ha sottolineato nella conferenza stampa Tondato da Ruos. Dal canto suo Alessandro Benetton ha rimarcato il fatto che «questo accordo permette la prosecuzione del percorso di crescita e di sviluppo di Autogrill, un asset che per Edizione rimarrà di natura strategica». Il presidente di Edizione ha aggiunto che «l'unione permetterà la creazione del campione mondiale del settore».
Con questa operazione, la famiglia Benetton passa dal controllo diretto al ruolo di primo azionista (segue, con meno della metà, il fondo Advent, fin qui socio di riferimento di Dufry) di un gruppo più grande. Va dunque a posto un tassello della galassia che fa capo alla famiglia di Ponzano Veneto. Il prossimo sarà Atlantia, oggetto di un’Opa che entro ottobre dovrebbe portare al delisting della società. Fuori dalla Borsa, i Benetton punteranno a rafforzare le sinergie tra gli scali aeroportuali (a cominciare da quello di Roma), autostrade (Abertis e la controlla francese Sanef) e i pagamenti elettronici di Telapass. La grande sfida è l’intermodalità, tema che dominerà il settore dei trasporti negli anni a venire.
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