Banchi anti Covid, due aziende venete stanno correndo contro il tempo

La sfida della vicentina Estel e della polesana Mobilferro. Consegna fra inizio settembre e ottobre. «Ce la faremo»
MORSEGO-FOTOPIRAN-LOZZO ATESTINO-NUOVI BANCHI SCUOLA GUIDO NEGRI
MORSEGO-FOTOPIRAN-LOZZO ATESTINO-NUOVI BANCHI SCUOLA GUIDO NEGRI
ROVIGO. Una corsa contro il tempo che le aziende venete vogliono vincere nonostante tutte le difficoltà. Sono pronte a tutto le due imprese regionali che hanno partecipato e vinto il bando per la realizzazione di 2 milioni di banchi e 350 mila sedute innovative per le scuole italiane che andranno consegnati tra i primi di settembre e la fine di ottobre 2020.
 
Una gara pubblicata il 21 di luglio, assegnata il 12 agosto e con le prime scadenze a 30 giorni dall'assegnazione costituisce di fatto una sfida non da poco per le undici imprese (in parte costituite in Ati per partecipare al bando) risultate vincitrici di un grande appalto in grado dare tutto un altro sapore alla chiusura dei bilanci 2020.
 
In Veneto le realtà protagoniste di questa sfida sono due, la Mobilferro di Rovigo, 18 milioni di euro di fatturato 2019 e 120 dipendenti, e la Estel di Thiene, azienda vicentina da circa 200 dipendenti fortemente internazionalizzata. Una realtà, Estel, che lavora su grandi commesse contract ai quattro angoli del mondo (ha lavorato per l'headquarter lussemburghese di Ferrero l'anno scorso e per la sede di Apple in California negli anni passati) fatturando 74 milioni di euro (dato 2018) grazie alla flessibilità della sua struttura produttiva.
 
«Abbiamo tempi strettissimi» osserva Stefano Bianchini, procuratore legale della Mobilferro di Rovigo, una delle capofila dell’Ati a cui è stata assegnata una parte della maxi consegna delle attrezzature scolastiche anti-Covid per l'anno in corso. «Noi faremo il massimo, ma chiediamo anche alle scuole di aiutarci, tenendo aperto anche dopo le 14 e al sabato. E poi chiediamo ai Comuni di agevolarci, ad esempio dandoci delle deroghe sulle Ztl. Sembrano cose banali, ma ogni dettaglio in questo momento conta».
 
Anche Estel, che sta producendo già da qualche giorno le sedute speciali in consegna con il primo lotto all'inizio di settembre, lavora a pieno regime.«Siamo vincolati ad accordi di riservatezza a proposito di questa commessa» ha detto Massimo Stella, responsabile commerciale e esponente della famiglia che detiene l'intera proprietà del gruppo Estel. «L'unica cosa che possiamo dire è che stiamo lavorando a pieno regime per poter soddisfare le esigenze della committenza. Impegno e responsabilità sono massime per poter realizzare quanto pattuito tra settembre e la fine di ottobre».
 
Una filiera corta fatta di fornitori e di materiali che stanno per parte importante sullo stesso territorio di produzione delle sedute garantisce la reattività necessaria ad una commessa che potrebbe portare la sola Estel alla realizzazione anche di oltre 100 mila sedute innovative. Una sfida a cui partecipa un intero tessuto produttivo fatto di alcune decine di fornitori (cinque dei quali strategici) e migliaia di dipendenti di un indotto che si aggiunge ai 200 lavoratori dell'azienda capofila. —
 

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