Bauli punta al miliardo. E rilancia il brand Motta

Piano di crescita con investimenti in ricerca e sviluppo per 82 milioni nel 24/25. Nuova vita per il Buondì e la Girella

Edoardo Bus

Bauli si appresta ad affrontare la nuova stagione commerciale con una strategia chiara, basata su quattro direttrici principali: la crescita del fatturato, con l’obiettivo di un miliardo di euro entro il 2030; investimenti in ricerca e sviluppo, con 82 milioni nel biennio 24-25, andando alla ricerca di nuove categorie di prodotto; il rilancio ed il riposizionamento del marchio Motta (che ha uno stabilimento a Orsago, Treviso) che diventerà un brand premium; la spinta all’internazionalizzazione, puntando su nuove aree geografiche, come il Sud America e il Medio Oriente.

Con oltre un secolo di tradizione alle spalle, il Gruppo Bauli guarda quindi al futuro con fiducia, puntando ad una crescita media del fatturato vicina al 10% annuo, rispetto ai 634 milioni del 22/23, considerando però anche probabili ulteriori acquisizioni. Ma la spinta arriverà soprattutto da nuovi prodotti e nuove categorie.

«Il lievito madre sarà il fil rouge del nostro sviluppo – spiega il presidente Michele Bauli – e a partire da questo puntiamo alla rinascita di Motta, un marchio storico che sarà garanzia di alta qualità ad un prezzo giusto, con una nuova gamma di prodotti oltre al classico panettone».

Intanto i vecchi e mitici prodotti Motta, come il Buondì e la Girella, passano sotto le insegne Bauli, con packaging a colore lilla. Bauli che punta sempre più verso la colazione del mattino ed oltre ai croissant va alla ricerca di novità: «Non escludiamo nulla, nemmeno qualcosa vicino al freddo e al gelato – aggiunge Bauli».

Le nuove categorie comprendono anche un ulteriore impegno del settore degli “alto proteici” e nello sviluppo della scommessa vinta dei “Minuto”, i mini-pandori e cotti e farciti al momento che stanno riscuotendo tanto successo. Bauli ha già 13 punti vendita dedicati solo a questo prodotto ed ha appena aperto un altro negozio in pieno centro a Milano, in Piazza Beltrade, a due passi dal Duomo. E’ il segnale di come si guardi anche a nuovi canali, tra cui l’out-of-home, un mercato dal forte potenziale di crescita che in Italia nel 2023 ha raggiunto un valore di quasi 81 milioni di euro, segnando un +5% rispetto all’anno precedente.

«Abbiamo portato nuova linfa in azienda nell’ultimo anno – spiega Bauli – dal nuovo amministratore delegato Fabio Di Gianmarco ad altri quattro top manager, e con loro idee nuove e la volontà di scalare marcia e correre. A partire dalla costituzione di un vero Gruppo che, facendo leva sulla nostra cultura e sulla nostra storia, sia in grado di portare il prodotto ovunque, ben oltre gli attuali 70 Paesi nel mondo».

Come è appena successo in Repubblica Ceca e Slovacchia, dove sono sbarcati pandori e croissant. E come potrebbe succedere in Brasile. «Il Sud America è certamente tra i nostri obiettivi futuri – aggiunge Michele Bauli – e se pensiamo che in Brasile c’è il più grande mercato al mondo di panettoni non possiamo che considerarlo. E poi la nostra crescita in India è ormai una realtà e possiamo utilizzare questo grande Paese come testa di ponte verso i mercati del Sudest asiatico e del Medio Oriente».

Insomma, si proseguirà nel percorso di diversificazione, rafforzando il posizionamento del Gruppo quale azienda sia delle festività che per ogni giorno, sviluppando i segmenti delle ricorrenze, del consumo quotidiano, e quello dedicato ai consumatori con esigenze dietetiche particolari. Crediamo che attraverso la differenziazione e la creazione di valore per il consumatore, ci sia ancora spazio per crescere sia in Italia che all’estero – conclude Fabio Di Giammarco, AD del Gruppo Bauli. Guardiamo agli obiettivi futuri facendo dell’innovazione a 360 gradi la leva strategica per raggiungere nuovi consumatori, in diverse occasioni di consumo e di acquisto».

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