Benetton Group, l’obiettivo di Sforza: perdite dimezzate entro fine anno

L’ad fa il punto con i sindacati: il piano ultima chance Negozi, brand e sviluppo collezioni: i pilastri per ripartire

Roberta Paolini
8_15.tif - CENTRO LOGISTICO Il centro Benetton di Castrette Sotto Alessandro e Luciano Benetton Il gruppo di Ponzano ha chiuso i primi tre mesi con 449 milioni di ricavi
8_15.tif - CENTRO LOGISTICO Il centro Benetton di Castrette Sotto Alessandro e Luciano Benetton Il gruppo di Ponzano ha chiuso i primi tre mesi con 449 milioni di ricavi

Entra nel vivo il piano di ristrutturazione di Benetton Group. Secondo fonti vicine all’azienda l’ad Claudio Sforza, chiamato a rimettere in asse gli United Colors, ieri ha fatto il punto con sindacati e rappresentanti aziendali sul piano di razionalizzazione e rilancio. Durante l’incontro sono state ribadite le linee guida di una strategia ambiziosa, necessaria a fronteggiare un decennio di difficoltà economiche che ha gravemente compromesso la competitività del marchio.

Il quadro emerso non è facile, Sforza avrebbe ricordato che la riuscita del piano è l’ultima chance per salvaguardare il gruppo. La crisi del settore tessile, amplificata da un calo strutturale delle vendite nel canale fisico, ha avuto effetti devastanti. Secondo i dati Istat, la produzione industriale nei settori tessile, abbigliamento e pelli ha subito una contrazione del 10,8% su base annua nel periodo 2023-2024. A livello globale, il comparto moda ha registrato un tasso di crescita medio negativo del 5% tra il 2019 e il 2023. In questo contesto, Benetton Group ha pagato un prezzo altissimo: dal 2013 al 2023 ha accumulato perdite per 1,6 miliardi di euro, mentre negli ultimi cinque anni Edizione, azionista di maggioranza, ha sostenuto l’azienda con iniezioni di capitale per 800 milioni di euro.

Claudio Sforza ha illustrato la strategia per invertire la rotta, fondata su cinque direttrici fondamentali. Al centro delle iniziative c’è la riduzione dei costi lungo tutta la catena del valore, a partire dal prodotto finito. La revisione del processo di sviluppo delle collezioni, che ridurrà i tempi da 10-12 mesi a 6-8 mesi, consentirà di reagire con maggiore tempestività alle tendenze di mercato, migliorando al contempo la competitività dell’offerta.

Per la prima volta, Benetton ha istituito una Direzione Design, Marketing & Communication, destinata a integrare le competenze di prodotto, branding e comunicazione. Il potenziamento dei canali digitali rappresenta una priorità, sfruttando le capacità logistiche del centro di Castrette per rafforzare la presenza online e intercettare una clientela più giovane e connessa.

La razionalizzazione della rete distributiva è un altro nodo cruciale. Il piano prevede la chiusura dei punti vendita strutturalmente in perdita e la revisione strategica dei mercati prioritari, con l’obiettivo di concentrare gli investimenti nelle aree più redditizie. Sono stati inoltre interrotti i rapporti con partner commerciali insolventi, segnando un cambio di passo rispetto al passato.

Un’efficienza organizzativa maggiore è già stata ottenuta con l’integrazione del marchio Sisley in United Colors, che ha permesso di eliminare duplicazioni e generare sinergie. Parallelamente, è stato avviato un processo di razionalizzazione dei costi, che ha comportato il trasferimento progressivo delle attività dalla storica Villa Minelli al centro operativo di Castrette, la revisione degli accordi di fornitura e la chiusura dei servizi di ristorazione interni per il management.

Entro fine anno dovrebbero essere dimezzate le perdite rispetto al 2023, il calo del fatturato sarà più contenuto e il brand sarà già più forte. Tuttavia, il percorso di rilancio richiederà ancora tempo e determinazione. Per il 2024 verrà mantenuto aperto il confronto con le forze sindacali, considerato un elemento chiave per armonizzare risorse umane e obiettivi aziendali. —

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