Bertagni 1882, il boom della pasta fresca fra Vicenza e Avio
L’azienda, controllata dalla multinazionale spagnola Ebro Foods, accelera allargando la produzione e assumendo nuovo personale. In Trentino alloggio gratis fino all’assunzione per chi viene da fuori

AVIO. Un aumento del fatturato del 22% nel 2020 ed investimenti per 30 milioni di euro in innovazione negli ultimi tre anni. Sei linee produttive che lavorano a ciclo continuo, giorno e notte. Sono i numeri dello stabilimento di Borghetto d’Avio del pastificio Bertagni 1882, che ogni settimana produce tre mila quintali di pasta ripiena. Ravioli e tortellini che si collocano in fascia premium e vengono esportati nei negozi gourmet di tutto il mondo.
Due stabilimenti
Una crescita esponenziale “esplosa” nel periodo del lockdown nel 2020 e proseguita fino ad oggi. Con l’incremento di produzione, si è reso necessario assumere nuovo personale, ma trovarlo non è così facile, così lo scorso 22 ottobre l’azienda ha deciso di organizzare un Open Day destinato ai futuri collaboratori, i quali hanno potuto entrare e conoscere lo stabilimento, chiedere informazioni e lasciare il proprio curriculum. Il gruppo vicentino Bertagni 1882 è il secondo produttore di pasta fresca in Italia, ha due stabilimenti (Arcugnano in provincia di Vicenza ed Avio in provincia di Trento), dove occupa 550 dipendenti e commercia con 43 Paesi in 5 continenti. Un fatturato annuo in costante crescita, passato dai 66,27 milioni del 2017 ai 78,61 del 2018 per raggiungere i 93,63 nel 2019 ed “esplodere” nel 2020 con 124 milioni di euro. Nel 2018 la multinazionale spagnola Ebro Foods (leader assoluto nel mercato del riso e numero due al mondo della pasta fresca e secca) ha acquistato il 70% delle quote dello storico pastificio.
Alternativa da trovare
La storia del gruppo è intrecciata a doppio filo a quella della Provincia di Trento, che si era impegnata a trovare un’alternativa all'azienda Malgara Chiari e Forti (già ex PAF), fallita nel 2016 lasciando a casa 78 dipendenti. Due anni dopo, il 15 maggio 2018, in quello stabilimento si è festeggiata l’inaugurazione del pastificio Bertagni 1882 e la prima linea di produzione. Un’operazione, quella che ha coinvolto Trentino Sviluppo, Provincia di Trento e Bertagni 1882 Spa, che ha portato sul territorio trentino 200 nuovi posti di lavoro (l’obiettivo è arrivare a 230 entro breve) ed un'azienda sana e in continua crescita. L’intesa siglata nel 2017 prevedeva che, a fronte di un investimento pubblico di 4 milioni di euro, l’impresa di Arcugnano si sarebbe impegnata ad investirne otto nello sviluppo di nuove linee di produzione e nei lavori di adeguamento dell’immobile.
Processi automatizzati
Il successo di Bertagni 1882 in Trentino è stato maggiore di quello previsto: nel solo biennio 2017-2019 l’impresa, guidata dall’amministratore delegato Enrico Bolla e dal presidente Antonio Marchetti, ha rispettato tutti gli obblighi previsti dall’intesa con Trento, investendo nello stabilimento ben 12 milioni di euro, 4 in più di quanto stabilito. Nel 2020 l’avvio della quarta linea produttiva. Una crescita continua che, con l'arrivo della pandemia, ha messo Bertagni davanti alla necessità di fronteggiare l'aumento vertiginoso (+40%) degli ordini da parte dei clienti, soprattutto stranieri. Ad oggi le linee produttive sono sei, 30 i milioni di euro investiti nello stabilimento aviense per un processo automatizzato, dalla realizzazione del ripieno alla pasta fresca, al confezionamento. «Ma i macchinari non sono tutto, la crescita dell’azienda va di pari passo con la crescita del personale, che per noi è un investimento fondamentale», spiega il presidente Antonio Marchetti.

Per far “girare” le macchine infatti servono le persone. Sono 35 i collaboratori, tra operatori e manutentori, ricercati in questi mesi dall’azienda, che ha lavorato in due direzioni: da un lato ha attivato una serie di incentivi, come il servizio di alloggio gratuito per chi proviene da fuori regione durante il periodo di inserimento in azienda e valevole fino alla stabilizzazione del contratto; dall’altro l’organizzazione di una giornata di porte aperte per chiunque fosse interessato a lavorare in azienda.
Riproduzione riservata © il Nord Est