Biolab, il paradiso dei vegani compie 30 anni

L’azienda goriziana leader nella produzione di prodotti biologici

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TRIESTE Uno dei più rinomati marchi italiani del cibo vegano compie trent’anni. La goriziana Biolab, una cinquantina di dipendenti diretti con circa 9 milioni di fatturato, oggi è un’azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti gastronomici biologici freschi a base di proteine vegetali particolarmente indicati per vegetariani e vegani. Suona come un paradosso ma oggi Biolab si è insediata in quello che prima era il mattatoio bovino e suino di Gorizia, chiuso dal 2001.

Racconta il fondatore Massimo Santinelli: «Sono partito da solo con l’aiuto di mio padre: all’epoca non c’era bisogno di particolari certificazioni (la prima regolamentazione europea sul biologico è solo del 1993), né era necessario seguire stringenti regolamenti europei come accade oggi». Nel giro di pochi anni Biolab brucia le tappe, trasformandosi da azienda-laboratorio a grande realtà industriale con un fatturato passato dagli 1,5 milioni del 2009 ai 9 milioni attuali. Biolab viene commercializzata anche attraverso altri 2 marchi di proprietà, Liveg e Una Rosa di Sapori, che racchiudono al loro interno anche prodotti derivanti dalla trasformazione di prodotti dop del Friuli Venezia Giulia come il Montasio, le mele Julia e la Rosa di Gorizia.

Una crescita che non ha rallentato nemmeno nell’anno della pandemia, anzi. «I prodotti a base vegetale per la dieta vegana hanno un vasto seguito- ricorda Santinelli e lo dimostra la nostra quota di mercato all’estero che oggi vale per il 50%. Biolab esporta in Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Ucraina, oltre a Paesi vicini quali Slovenia e Austria; in Italia serve i grossi marchi della gdo come Lidl, Despar, Pam, Coop e Valsoia. «Le coltivazioni utilizzate nei prodotti Biolab non prevedono l’uso di pesticidi, sono rigorosamente Ogm free e biologiche. Ci siamo insediati nel nuovo stabilimento di Sant’Andrea, in quello che prima era un macello, acquisizione avvenuta grazie a un investimento di 3 milioni di euro effettuato con la partecipazione di Friulia, nostro socio di minoranza». Il Ceo sottolinea l’importante apporto di Friulia che ha sostenuto la crescita e internazionalizzazione dell’azienda: «Abbiamo trovato nella finanziaria un partner fondamentale». —

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