Biovalley compra l’88 per cento della big svizzera della ricerca Sichh
Lo Swiss Integrative Center For Human Health resterà operativo a Friburgo. Diego Bravar: «Con questa operazione spingiamo l’innovazione anche in Fvg»
TRIESTE. Prima operazione, peraltro oltreconfine, per Biovalley Investments Spa dopo che, in aprile, aveva varato un aumento di capitale e incorporato il Bic, Business Innovation Center. Ha infatti acquisito il controllo, con una quota dell’88% del capitale, del Sichh, Swiss Integrative Center For Human Health, primario centro di ricerca svizzero, specializzato in soluzioni e sistemi innovativi nei settori industriali delle tecnologie mediche, bioinformatiche e delle biotecnologie.
Il Sichh, che ha sede presso l’incubatore Bluefactory di Friburgo, è attivo in particolare nella diagnostica salivare di precisione non invasiva, occupa 14 ricercatori e tecnici, con numerose pubblicazioni scientifiche e un brevetto attivo dal 2021, su una metodologia preanalitica che ha permesso al centro di commercializzare test salivari per Covid-19 per la sorveglianza della popolazione.
Biovalley Investments ha acquisito la maggioranza delle quote del Sichh ma mantiene il partenariato pubblico-privato: restano soci con quote di minoranza l’Università di Friburgo, l’Institut et Haute Ecole de la Santé, La Source di Losanna, l’Université de Neuchâtel, lo Swiss Institute of Bioinformatics, l’Hfr Fribourg – Hôpital cantonal e l’Istituto Cardiocentro Ticino.
Il Centro, che rappresenta un’eccellenza internazionale e riconosciuta espressione di un territorio fertile nell’ambito della ricerca e sviluppo - il Canton Friburgo – forte di una rete di oltre 250 operatori del settore, manterrà in sede le attività di ricerca e sviluppo e il supporto all'innovazione.
A seguito dell’operazione, l’assemblea dei soci di Sichh ha nominato Diego Bravar, già presidente di Biovalley, e Giovanni Loser, Ad di Biovalley, componenti del Cda, mentre alla direzione è stata nominata Lavinia Alberi Auber.
«Questo non è il nostro primo passo a livello internazionale - dichiara Diego Bravar -. Con questo investimento puntiamo su una regione più lontana rispetto alla macro regione Alpe Adria, ma molto affine al Friuli Venezia Giulia per l’alta densità di startup innovative, che è addirittura superiore a quella di Trieste, ovvero la più alta in Italia. Il Sichh è un’eccellenza internazionale che si sta distinguendo in particolare per lo sviluppo e l’erogazione di test salivari all’avanguardia per il Covid-19. E siamo molto orgogliosi di poter far crescere con la ricerca del Sichh l’innovazione industriale non solo nei territori svizzeri, ma anche in Italia».
Sono già stati definiti nuovi progetti di ricerca e sviluppo, a partire dallo sblocco di alcuni brevetti, la creazione di sinergie, in particolare per il Chemomaker, un robot in grado di dosare i farmaci per i pazienti oncologici in ambiente ospedaliero, mentre nuovi progetti condivisi sono in programmazione per il futuro.
L’ingresso di Biovalley in Sichh è coerente con la mission della spa che ha l’obiettivo di «promuovere la crescita di un innovativo ecosistema BioHighTech in Fvg, in Veneto e nella macro regione Alpe Adria». Il percorso strategico prevede investimenti nei settori del biomedicale, delle biotecnologie e dell’informatica medica e bioinformatica.
Riproduzione riservata © il Nord Est