Bonaldo chiude il 2021 a 30 milioni e si prepara ad aprire 7 nuovi showroom all’estero
L’azienda padovana attiva nel settore dell’arredamento di design chiude l’anno con un aumento del giro d’affari del 25% sul 2020. Il progetto di sviluppo scommette sui mercati esteri dove aprirà nuovi showroom e punti vendita, per arrivare a un totale di 900 “vetrine” nel mondo

PADOVA. Crescita a doppia cifra per Bonaldo, azienda veneta con sede a Padova e punto di riferimento nel settore dell'arredo e di complementi di design Made in Italy, che chiude il 2021 con un fatturato di oltre 30 milioni di euro, +25% rispetto al 2019, e scommette con decisione sullo sviluppo all’estero. Dal Far East agli Stati Uniti, dall’Australia alla Nuova Zelanda, dal Sud America all’Africa, mercati dove prevede di aprire, entro il 2022, sette nuovi monomarca e trenta punti vendita arrivando a un totale di 900 “vetrine” nel mondo.
Il percorso dell’impresa padovana prende il via nel 1936, anno di fondazione dell’azienda, nata come attività artigianale specializzata nella produzione di reti in metallo per letti, via via cresciuta grazie investimenti in ricerca e sviluppo e collaborazioni con designer internazionali.
Il cronoprogramma prevede a breve l’apertura di un nuovo
showroom in Costa d’Avorio e, nei prossimi mesi, inaugurazioni anche a Toronto, Shenyang, Parigi e Lione, piazze alle quali si aggiungeranno poi nuovi mercati tra cui Giordania e Bahrein.

A guidare l’azienda è Alberto Bonaldo, terza generazione della famiglia, che sostiene un approccio integrato al design dove ricercatezza, personalizzazione e comfort emozionale costituiscono elementi portanti del continuo successo sia in Italia che all’estero.
«La crescita sostenuta a cui stiamo assistendo si distribuisce su tutti i mercati, a partire da quello nazionale, e riguarda principalmente il canale retail – afferma Alberto Bonaldo -. Prevediamo che questo trend sarà confermato anche per il 2022 e per questo siamo fortemente impegnati nel potenziamento di impianti e reparti produttivi».
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