Bottega tende la mano all’Ucraina: «Ospiteremo 50 profughi»

Il presidente dell’azienda di Godega di Sant’Urbano fa sapere che i primi 5 profughi arriveranno il 27 febbraio. Darà loro un alloggio e la possibilità di lavorare all’interno dell’impresa 

La redazione

Bottega, l’azienda di Godega di Sant’Ubrano produttrice di pluri-premiati vini e grappe, tende una mano ai profughi ucraini. Ne ospiterà 50, dando loro alloggio e un contratto di lavoro. I primi 5, un nucleo familiare completo, sono attesi per il 27 febbraio. Una volta sistemati, potranno prendere servizio in azienda, in ruoli che saranno identificati sulla base delle esperienze e delle capacità di ognuno. 

«E’ un dovere, un atto di giustizia e d’amore, il minimo che possiamo fare» afferma il presidente della società Sandro Bottega che spiega: «Prenderemo degli appartamenti in affitto dove li sistemeremo fino a quando sarà necessario e ci prenderemo cura di loro, possibilmente dandogli un lavoro. Stiamo diventando una benefit company e vogliamo dimostrarlo anche in questo modo». 

Per Bottega l’iniziativa non è una novità. Ci aveva già pensato, la società trevigiana, nel 2014 quando la Russia aveva preso la Crimea, senza però riuscire a tradurre la volontà in concreto. Oggi ci riprova. «Queste genti – dichiara – sono come noi, abituate a vivere una vita normale». «Ora – continua – si trovano davanti a una tragedia: auspichiamo la pace immediata». 

Per Bottega, società che nel 2021 ha chiuso a 67,7 milioni di euro, +52% rispetto al precedente, +8 milioni di euro rispetto al 2019, i mercati russo e ucraino sono importanti. «Lì abbiamo clienti, amici e consumatori che ci apprezzano da decenni e vogliamo che continuino a vivere in pace come meritano tutti gli uomini del mondo» aggiunge il presidente della società ricordando che «già nel 2014 avevamo subito perdite di fatturato, per quasi 500mila euro, a seguito dell’invasione russa in Crimea. Appena due mesi fa abbiamo ricevuto la visita  dei nostri importatori nei due Paesi e nessuno si aspettava un’escalation di questo tipo». Il conflitto in Ucraina peserà ancora una volta sui conti di Bottega, che – salvo inaspettate e repentine evoluzioni in positivo della guerra - stima di poter perdere nell’ordine di qualche milione. 

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