Bracco investe 120 milioni nella Spin di Torviscosa

Inaugurato il nuovo reparto ed è già pronto il “Progetto Galileo”. Filvio Renoldi Bracco: «Implementeremo del 30% la capacità produttiva di mezzi di contrasto per la diagnostica per immagini»

Lavori per il nuovo reparto della Spin - Gruppo Bracco - di Torviscosa
Lavori per il nuovo reparto della Spin - Gruppo Bracco - di Torviscosa

UDINE. Si chiama “Progetto Galileo” e destina Spin, sito di Torviscosa del Gruppo Bracco (leader mondiale nella diagnostica per immagini, 1,4 miliardi di euro di fatturato di cui l’89% sui mercati esteri con circa 3.600 dipendenti) ulteriori 60 milioni di euro che di fatto raddoppiano gli investimenti riservati allo stabilimento friulano in cui ieri è stata inaugurato un nuovo reparto produttivo.

«Si tratta di un investimento in infrastrutture, impianti, attrezzature e posti di lavoro - dichiara Fulvio Renoldi Bracco - che consentirà, oltre al rafforzamento della leadership di Bracco nella diagnostica per Raggi X e Tac, anche un aumento della forza lavoro e notevoli benefici di medio-lungo periodo per tutto il sistema economico-sociale di Torviscosa».

I lavori per la realizzazione del nuovo reparto della Spin
I lavori per la realizzazione del nuovo reparto della Spin

L’annuncio è arrivato ieri a Torviscosa nel corso della visita del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, insieme al vicepresidente e Ceo di Bracco Imaging, Fulvio Renoldi Bracco, vicepresidente e Ceo di Bracco Imaging. L’investimento permette a Bracco Imaging di espandere del 30% la capacità produttiva dello stabilimento per soddisfare la crescente richiesta dei mercati esteri dei mezzi di contrasto a raggi X.

Il nuovo reparto a Torviscosa è «un esempio avanzato di industria 4.0, un impianto altamente automatizzato ed equipaggiato con sensori e tecnologie innovative dove l’utilizzo di energia e risorse è ottimizzato. Un ulteriore traguardo del Gruppo verso una crescita basata su produzioni sempre più sostenibili, con il recupero e il riutilizzo di solventi e materie prime per massimizzare l’economia circolare», spiega l’azienda.

Fulvio Renoldi Bracco e Massimiliano Fedriga
Fulvio Renoldi Bracco e Massimiliano Fedriga

«L’impianto di Torviscosa, frutto del recupero di una parte dell'ex Caffaro, è un esempio virtuoso di riconversione che poggia su investimenti in ricerca e ha come obiettivo fare impresa in modo sostenibile - ha sottolineato Fedriga -. La Regione condivide le finalità, ed essendo consapevole che la farmaceutica è uno dei settori chiave per lo sviluppo di innovazione nel nostro Paese, non farà mancare il suo sostegno per rafforzare un’alleanza che sia terreno di collaborazione reciproca. L’obiettivo delle istituzioni è permettere terreno fertile a gruppi imprenditoriali responsabili, in grado di creare occupazione stabile e crescita per l’indotto regionale».

L'ingresso della Spin di Torviscosa
L'ingresso della Spin di Torviscosa

Il governatore ha ricordato inoltre che «l'accordo per il recupero dell'ex polo chimico di Torviscosa sia una pietra miliare su cui è possibile costruire la continuità alla vocazione storica del sito, aprendo a nuovi investimenti privati: come l'area di Servola, anche quella di Torviscosa potrà essere trasformata in un sito di transizione ecologica ed energetica, divenendo sempre più attrattivo anche a livello internazionale».

«Il sito di Torviscosa per il nostro Gruppo è e resterà strategico - ha chiarito Fulvio Renoldi Bracco -. E’ da oltre vent’anni che investiamo qui con convinzione e attaccamento verso questo territorio e il suo storico know-how nel settore chimico». Nello stabilimento Spin, realizzato alla fine degli anni Novanta recuperando gli edifici di grande valore storico disegnati nel 1938 dall’architetto De Min, oggi lavorano 150 persone, un numero destinati ad aumentare grazie al Progetto Galileo.

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